Malgrado ogni volta si siano spesi fiumi di parole per descriverla è una festa che non ho mai sentito veramente mia.
Alle elementari andavo dalle suore e l'inno nazionale o bella ciao le ho sentite cantare solo alle medie dai bambini che erano andati alla scuola statale. Sono quasi certo che la mia maestra, suor Maria, ci abbia parlato di vita partigiana o robe del genere ma di quei racconti non mi sono rimasti che pochi e vaghi ricordi. Da altri adulti a cui chiedevo le ragioni di tutte quelle bandiere esposte nella contrada principale del paese non ho mai ricevuto una risposta decente che soddisfacesse la mia bambinesca curiosità. Solo un mio caro zio mi ricordava ogni volta che "gli eroici" partigiani del paese si accanivano solamente contro gli uomini della wermacht in ritirata e sparivano quando passavano le ss; lui era un bambino fuggito con la famiglia dalla Francia occupata in quel periodo, non credo facesse il tifo per i tedeschi.
Leggendo, viaggiando, ascoltando, crescendo, mi sono fatto le mie opinioni sull'argomento: era guerra civile quella che si combatteva e oggi ci fermiamo per ringraziare coloro che si sono impegnati donando anche la vita per liberare la nazione dagli oppressori nazifascisti. Repubblica e democrazia sono conseguenze di quei giorni di resistenza.
Anglo americani col loro contributo fondamentale andrebbero ringraziati allo stesso modo, anche se c'è da dire che a modo loro hanno occupato li paese divenendo gli attuali oppressori.
Oggi con la scusa dell'epidemia con le decisioni prese per decreto, la limitazione delle libertà individuali, i controlli di polizia, fin anche il delatore di quartiere (su facebook), abbiamo avuto un assaggio di cosa significhi vivere un regime totalitario.
Pare che la cosa sia temporanea... Pare...
Ricordiamo la resistenza e facciamo in modo che non rimanga solo una bella parola.
Bello questo post, molto bello.
RispondiEliminaDevo dire che a scuola della "resistenza" si parla molto poco, il focus di norma è incentrato sui due attori protagonisti della seconda guerra mondiale: Mussolini e Hitler; ma i veri protagonisti in realtà sono state le persone semplici, quelle del popolo che hanno lottato per la loro e la nostra libertà.
ci sono giorni nell'anno (scolastico e non) in cui non si va a scuola, forse sarebbe il caso di spiegare anche il perchè :D
EliminaCiao ! Anche per me è stato così ! A scuola ho sempre sentito poco parlare dei Partigiani e delle loro imprese e, comunque, non le sentivo mie. Solo col passare degli anni, con le letture, con il lavoro come insegnante , ho cominciato a capire chi erano veramente i partigiani e quanto è stata importante la Liberazione. Ora viviamo in un altro periodo di limitazioni personali e perdita della libertà. I motivi, ovviamente, sono completamente diversi, però abbiamo avuto un assaggio di cosa significhi perdere la libertà. Ora speriamo solo di venirne fuori ! Saluti.
RispondiEliminasperiamo, ciao
EliminaIo festeggio ancor di più proprio perché diventanno colonia della cultura americana, senza la quale non esisterebbero i nostri miti e le mie tante passioni.
RispondiEliminaImmaginate che mondo triste, grigio e deprimente se fosse stato tutto gestito da un'asse fascista-nazista-nippoimperialista...
Moz-
il problema con gli anglo americani è che ti danno tutta la libertà che vuoi, ma poi sei libero di comprare solo la "loro" cultura ;D
EliminaLa libertà non è una statua da portare in processione, l'ho scritto stamattina, è lavoro, è salute, è parola ed oggi ci accorgiamo, come scrivi, che è movimento. Facciamo che non rimanga una bella parola...
RispondiEliminaOgni impegno richiede sacrificio, e non è gratis!
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