The sandman -5

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Sono a piedi nella piazza assolata del mio paesello natio, una bella giornata estiva ma non calda. Passeggio e converso con una persona che potrebbe essere un collega ma è talmente fuori contesto che potrebbe essere chiunque in effetti.

Si parla con non chalance di investimenti immobiliari e padel e forse la cosa ha un collegamento visto che ci stiamo avviando verso la banca.

Però improvvisamente il mio interlocutore mi lascia per andare a bere al bar Centrale e io non trovo di meglio da fare che infilarmi nella forneria all'angolo attirato dal buon profumo di pane caldo.

Mi aspetto di trovare il solito bancone col pane esposto e tutto com'era trenta e più anni fa, invece trovo una ambientino minimal con un arredamento in legno scuro che potrebbe essere una gioielleria.

All'interno ci sono tre donne eleganti, potrebbero indossare addirittura delle pellicce, sedute in attesa del loro turno con uno scontrino in mano. Vengono chiamate ossequiosamente da un tipo sempre elegante seduto ad una scrivania in fondo al negozio che consegna loro quello che sono venute ad acquistare: due sicuramente comprano del pane mentre la terza acquista due biscotti con gocce di cioccolato confezionati in una scatola trasparente di cristallo, serviti con tutta la reverenza possibile.

Finalmente è il mio turno, il venditore mi chiama e mi mostra una teca con due o tre ripiani che contengono alcuni prodotti da forno buttati un po' a casaccio. Io indico un prodotto che sembra di pasta sfoglia e chiedo se fosse salato. E' dolce ma io voglio qualcosa di salato e finalmente in cima a tutto c'è una pizza a portafoglio che devo assolutamente avere. Il tizio mi spiega gli ingredienti come fanno quelli della tv ma sottovoce mi confida che la pizza contiene anche del gorgonzola.

Avrei continuato il sogno ma mi sveglio per mangiare un boccone.

 immagini scaricate gratuitamente da Pexel 

sul ponte

 

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Il ponte a San Daniele Po è percorribile da tempo a senso unico alternato: c’è un semaforo da ogni lato del fiume che ferma il traffico su una sponda per far passare quelli dall’altra parte.

Ed è qui che il genio burocratico si insinua mettendo un autovelox a metà del ponte e se si viene da Parma il limite è cinquanta all'ora, mentre è trenta all'ora se si viene da Cremona.

Un ponte “”pericolante”” che però bisogna percorrere il più lentamente possibile, pena 136 € (se paghi entro cinque giorni) e 3 punti della patente.

 

E io quella sera, strafatto di lambrusco e torta fritta, non ci ho proprio fatto caso d'altronde pestavo sull'acceleratore alla folle velocità di 68 all'ora...

...sti maledetti