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gli ultimi anni ho sempre fatto l'ultima pedalata il 30 dicembre, ieri invece ho fatto un paio di tamponi e finisco il 2020 a braccetto col covid che mi accompagnerà (spero solo) per i primi giorni del 2021.
Per il momento nulla da segnalare per cui i miei legittimi eredi stiano al loro posto che ho ancora migliaia di chilometri da pedalare il prossimo anno. L'unica nota stonata è che non posso godere a pieno della compagnia dei miei congiunti e dei sapori delle libagioni presenti a tavola; è sempre comunque meglio che avere un tubo infilato nella trachea.
auguro a tutti i miei più sinceri auguri per un 2021 scoppiettante 😂
due lock down, con un mese praticamente chiuso in casa, ma quest'anno ho letto praticamente nulla o quasi. Ho sperimentato ad onor del vero la lettura in formato elettronico, molto comoda in certe occasioni, ma non mi ha entusiasmato. Come sempre ringrazio chi, anche senza saperlo, mi ha consigliato una buona lettura.
diamanti grezzi (drammatico - usa - 2019) a casa mia è improvvisamente arrivata Netflix, inaugurato con questo godibilissimo film
kadaver (horror - norvegia - 2020)
nell'anno orribile per il teatro a causa del covid, il teatro è protagonista di questo horror che pur sembrando piuttosto scontato nello svolgersi della trama ha il pregio di tenerti incollato allo schermo
fonte: web .... però sembra la sveglia di mia nonna
Io non soffro di insonnia anzi, mi capita di andare a letto anche piuttosto presto tipo le 22-22.30 tentando di leggere un po' ma molto spesso gli occhi mi si chiudono da soli e non è raro che mi trovino con la schiena appoggiata al cuscino, con un libro in mano che sto dormendo come un sasso.
Il problema è che negli ultimi mesi mi è capitato tantissime volte di svegliarmi nel cuore della notte e di non riuscire a riprendere sonno subito come vorrei. E l'ora del risveglio è sempre tra le tre e le tre e trenta.
Avendo già una certa età ho subito ipotizzato che fossero stimoli fisiologici a svegliarmi; intendiamoci per provare a riaddormentarmi vado anche a fare un goccio in bagno. Ho anche cercato possibili cause ambientali, che ne so, rumori provenienti dalla non troppo distante fonderia, il cane o i vicini di casa, ma mi è capitata questa cosa anche quando sono
in vacanza a mille mila chilometri da casa o in posti ipertranquilli e insonorizzati per cui ho scartato anche questa ipotesi. Che altro resta? Sono troppo stressato ? in realtà lavoro troppo (per i miei gusti!) ma non vedo il motivo di dovermi svegliare sempre alla stessa ora, vorrei che lo stress mi svegliasse alle 2 o alle 4,43 ogni tanto... Mangio troppo la sera ? Può darsi, però faccio spesso anche una passeggiata col cane dopo cena per ridurre lo stress e favorire la digestione :D
Alla lunga poi quasi sempre mi addormento di nuovo e anche se mi è parso di essere rimasto sveglio per un'eternità quando suona la sveglia non sono nemmeno stanco.
Altra cosa strana è che conosco un po' di persone che mi dicono che la stessa cosa capita anche a loro (la stranezza sta nell'orario, simile al mio), credo che se ci organizzassimo potremmo farci compagnia, magari creo un gruppo su whasapp :-D
Ovviamente sono andato in rete a cercare informazioni e ci sono in giro un sacco di teorie affascinanti provenienti per lo più dalla medicina cinese (un paio di esempi QUI e QUI) che tirano in ballo bioritmi, livelli energetici o problemi agli organi tipo fegato o polmoni.
E in effetti potrebbe essere un problema legato alla respirazione, infatti mi dicono che russo molto forte, probabilmente talmente forte che mi sveglio da solo :-D
E voi ? a che ora vi svegliate ?
NOTA: Il titolo del post è avanti di tre minuti rispetto ai miei risvegli ma in realtà è ispirato a un episodio della quarta stagione di CSI New York dove il protagonista riceve chiamate anonime nel cuore della notte alle tre e trentatre.
un film con diverse chiavi di lettura, io ci trovo il tentativo usando l'horror di parlare della demenza senile. Un tentativo riuscito anche se non trovo sia un filmone. Carino.
begotten (grottesco? - usa - 1989)
visivamente interessante, si capisce forse dove si voglia andare a parare leggendo i titoli di coda. è un film muto e l'ho apprezzato solo per questo
lo sposalizio di dio (commedia - portogallo - 1999)
non ricordo perchè ho deciso di vedere sto film, forse mi intrigava il titolo, boh... so solo che ho dormito di brutto.
Mi era già capitato di fare in passato il giro del paese in cui vivo in bicicletta. Avevo pedalato più o meno per dodici chilometri pensando anche che non erano pochi. In realtà ora che nella "zona rossa" si puà fare attività sportiva solo entro i limiti del territorio comunale mi sembrano pochissimi.
Sabato scorso però gira e rigira avevo raccimolato una trentina di chilometri, un discreto allenamento e una buona valvola di sfogo. E oltretutto ero riuscito a non percorrere quasi mai la stessa strada per evitare ulteriore monotonia (che già c'era la nebbia :-D)
Ieri pomeriggio invece sono riuscito addirittura a fare più di cinquanta chilometri, quasi un'uscita seria. E come mi è già capitato in passato ho scoperto anche qualche angolo del paesello che non avevo mai visto (vivo qui da trent'anni ormai). Tra i miei conoscenti c'è chi vive in un comune molto piccolo e la sua uscita ciclistica si svolge sullo stesso rettilineo avanti e indietro, tipo criceto sulla ruota. Ma sappiamo tutti che potrebbe andare anche peggio... si potrebbe morire di covid 19 intubati ...potrebbe piovere!
uno strambo interrogatorio in un caso di omicidio. se conoscete i film di Quentin Dupieux saprete già quanto strambo. Non mi ha entusiasmato.
delirium (drammatico - ucraina - 2013)
a un certo punto non ho più capito chi era il malato e chi il medico, poi ho dormito. Roba troppo colta per il rospo ? magari gli do un'altra possibilita :D
mother is a whore (drammatico - corea del sud - 2009)
questo film fa parte di una trilogia dello stesso regista che include anche il film father is a dog e I'm trash. Credo che anche in Corea il tema della famiglia sia molto sentito :D un po' lento ma mi è piaciuto
Con la scusa di un compleanno da festeggiare ci siamo recati in Valvestino, una valle che collega la zona del alto Garda bresciano e la val Sabbia e il lago d'Idro. Una fuga a pochi chilometri da casa, in provincia, come se fossimo già mentalmente preparati ad un eventuale lockdown.
La scelta di questo luogo è scaturita anche dalla voglia di andare a dormire in uno dei fienili ristrutturati del borgo Cima rest, località a 1200 m circa nel comune di Magasa (BS), con il caratteristico tetto spiovente ricoperto di paglia
Anticamente la parte inferiore della struttura era adibita ad abitazione per uomini e animali, mentre la parte superiore era un fienile.
Oggi alcuni fienili gestiti dal comune sono destinati alla ricettività turistica e al piano inferiore c'è una zona giorno con cucina attrezzata e bagno, mentre ne sottotetto c'è la camerata con sei letti
Siamo arrivati venerdì mattina, in realtà un po' presto per 'orario del check in, e abbiamo fatto subito una breve passeggiata nel bosco sulla strada vecchia che porta fino a Cadria, uno dei piccoli paesi abitati nella valle.
essendo metà ottobre si ha già un assaggio dei bei colori autunnali che la natura ci regala ogni anno.
Dovevo fare un post sulla gita alla Playa de Cofete.
La strada terribile per raggiungerla soprattutto se hai una macchina bassa come quella che avevamo noi una Clio del cavolo, ma visto che molti alla fine dei 15 km di strada ci sono arrivati anche con camper o con furgoncini credo non sia impossibile arrivarci e bisogna solo avere un po' di sangue freddo, l'autista e (soprattutto) i passeggeri :D
Modo alternativo per raggiungere Cofete è farlo a piedi: al cimitero di
Morro Jable si può parcheggiare la macchina e si segue un sentiero
segnalato che si chiama il cammino de gran Valle un trekking di 6-7 km,
circa 2 ore e mezza di strada nell'insolito paesaggio lunare della
penisola di jandia. Noi malgrado amiamo fare queste cose avevamo
preparato una valigia molto essenziale per cui niente scarpe da
trekking. Io avevo solo un paio di scarpe da ginnastica leggera che ho
usato per salire sul Calderon Hondo e mi sono fatto anche male con una
pietra appuntita per cui ho dovuto rinunciare alla passeggiata.
In realtà noi ci siamo arrivati. Come dicevo ho preso un bus di linea (LINEA 111) bus particolare perché 4 x 4 e portava solo 20 persone guidato da un autista che è davvero un fenomeno, si vede che guida tutti i giorni su quella strada. Il bus si prende direttamente alla stazione degli autobus di Morro jable alla modica cifra di €8,90 a tratta e a persona per cui non poco per un percorso di 16 km con un limite stradale di 40 all'ora e minimo 40 minuti di strada. Alla fine per il tipo di tragitto e per come guidava l'autista è stata un'esperienza da "ricordare" e mi spiace non essere riuscito a fare un video migliore di quello che purtroppo non vedrete mai.
A metà strada circa il bus si è fermato a una sorta di piccolo passo da dove si può ammirare il paesaggio dall'alto: forse sarà stata la giornata forse è una cosa normale ma c'era un vento incredibile da portarti via di mano la macchina fotografica o il cellulare.
La fermata dell'autobus a Cofete è praticamente in spiaggia (c'è un palo di legno con gli orari) dove sono parcheggiate le altre vetture e si raggiunge dopo aver attraversato il piccolo villaggio di circa una ventina di case e un ristorante. Praticamente in spiaggia c'è il vecchio cimitero di Cofete con le tombe coperte dalla sabbia. In lontananza, staccata dal resto del villaggio, si vede villa Winter sulla quale aleggiano dicerie e misteri dai tempi della seconda guerra mondiale.
Non ci sono servizi e il mare impetuoso dovuto anche all'incontro di due correnti oceaniche potrebbe far diventare la nuotata in queste acque il mio ultimo bagno :D
Non resta che passeggiare sulla lunga infinita distesa di sabbia; noi abbiamo camminato per più di un'ora senza nemmeno arrivare a metà. Con tutto questo spazio a disposizione il distanziamento sociale imposto dalla pandemia non è un problema.
alla fine troviamo il nostro spazio, il mattino non è ancora uscito il sole ma il vento asciuga rapidamente la sabbia bagnata dall'alta marea o da una mareggiata notturna. Ogni tanto passa qualcuno e dietro di noi verso le montagne si vede un pastore e qualche capra.
alla fine il sole è uscito e preso coraggio mi sono fatto anche un bagno divertendomi come un bambino che gioca con le onde; la corrente anche vicino alla riva non scherza davvero e in un paio di occasioni mi sono capottato bevendomi buona parte dell'oceano Atlantico :D
L'unica pecca di esserci venuti col bus è che col bus bisogna tornare. A 16.40 l'ultima corsa e questa volta mi siedo a fianco dell'autista col finestrino dal lato degli strapiombi.
su Youtube ho trovato questo video carino che rende bene l'idea della strada