Mi era già capitato di fare in passato il giro del paese in cui vivo in bicicletta. Avevo pedalato più o meno per dodici chilometri pensando anche che non erano pochi. In realtà ora che nella "zona rossa" si puà fare attività sportiva solo entro i limiti del territorio comunale mi sembrano pochissimi.
Sabato scorso però gira e rigira avevo raccimolato una trentina di chilometri, un discreto allenamento e una buona valvola di sfogo. E oltretutto ero riuscito a non percorrere quasi mai la stessa strada per evitare ulteriore monotonia (che già c'era la nebbia :-D)
Ieri pomeriggio invece sono riuscito addirittura a fare più di cinquanta chilometri, quasi un'uscita seria. E come mi è già capitato in passato ho scoperto anche qualche angolo del paesello che non avevo mai visto (vivo qui da trent'anni ormai). Tra i miei conoscenti c'è chi vive in un comune molto piccolo e la sua uscita ciclistica si svolge sullo stesso rettilineo avanti e indietro, tipo criceto sulla ruota. Ma sappiamo tutti che potrebbe andare anche peggio... si potrebbe morire di covid 19 intubati ...potrebbe piovere!
Sarà un lungo inverno
Qui a Milano posso andare in bici sulla pista ciclabile che passa vicino a casa. Nel precedente lockdown nemmeno quello.
RispondiEliminaIn effetti il lockdown di questa seconda ondata è stato un po'piu morbido da quel punto di vista.
EliminaIl mio comune è piccolo e tirare fuori la bici ha poco senso, visto che non posso valicarne i confini. Mi rifaccio con lunghe passeggiate, anche se non è la stessa cosa.
RispondiEliminaAlla fine in qualche modo ci si adatta sempre alle circostanze
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