Già dalla sera stessa una discreta nebbia si è abbassata sulla pianura e si è alzata dopo otto giorni. Giorni in cui se uscivi a fare due passi tornavi a casa fradicio (*), se uscivi in macchina dovevi avere quattro occhi e tornando a casa che ci vedevi doppio, se uscivi in bicicletta dovevi avere molta incoscienza e una buona illuminazione.
Questo fine settimana me ne sono stato in casa, complice anche la terza dose che sabato sera mi ha provocato qualche brivido (e poco altro) e questa mattina senza nebbia me ne andavo al lavoro tutto pimpante sfrecciando come una Sofia Goggia qualsiasi sull'asfalto ghiacciato. E' stato forse il troppo entusiasmo (strano perchè è lunedì anche dalle mie parti) o forse un leggero strato di fango portato sulla strada dai trattori che la percorrono che insieme al ghiaccio mi ha fatto fare un bel capitombolo facendomi atterrare sul "solito" ginocchio sinistro. L'ultima caduta la ricordo benissimo, a dicembre di otto anni fa, su una pista ciclabile col fondo pieno di foglie morte dove ero caduto superando altri ciclisti facendo una discreta figura di m. Naturalmente sul ginocchio sinistro che il giorno dopo nemmeno riuscivo a piegare.
Stavolta almeno non avevo il pubblico e meno male che non passavano macchine in quel momento altrimenti non ero qui a raccontarla 😋
(*) non dovrei lamentarmi della nebbia.
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