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se cerchi poesia sei nel posto sbagliato😁

domenica 29 agosto 2021

Esco a fare due passi: in val Canè

22 agosto 2021:

Questa domenica siamo andati a fare un'escursione in val Canè o valle di Canè dal nome del paesino (frazione di Vione - BS) che si trova in alta valle Camonica a pochi chilometri da Ponte di Legno. La valle si trova nella parte bresciana del parco nazionale dello Stelvio. Le previsioni meteo un po' incerte e la distanza da casa ha fatto sì che la sveglia suonasse davvero molto presto.

La scelta di arrivare fin quassù è stata dettata dal livello di difficoltà, praticamente nullo, ma soprattutto dall'alta probabilità di poter vedere da vicino stambecchi e camosci. In questa valle pare sia stato avvistato un orso qualche mese fa, ma quello spero di non incontrarlo ... da vicino ... 😅😂

A Sonico, prima di Edolo ci fermiamo a fare provviste in questa forneria fornitissima (prenderei tutto!!)

Arrivati a Canè è possibile parcheggiare (3€ al giorno) nel parcheggio poco fuori paese ma se si arriva prima delle 9 si può risalire con l'automobile fino alla località Cortebona su una bella strada lastricata/sterrata risparmiandosi almeno un'oretta di cammino e 200 mt di dislivello; la sveglia in realtà è suonata presto anche per questo motivo 😛

 

La zona dove lasciamo la macchina (a 1700 e più metri sldm) è già molto bella: il corso del torrente Fomedio passa in una graziosa area picnic, ci sono dei bagni ben tenuti e anche un ufficio di informazione turistica del parco dello Stelvio presidiato da un addetto; a poche decine di metri anche un agriturismo.


 

Superate le calchere e una stalla il percorso inizia salendo dolcemente nel bosco sempre costeggiando il corso del torrente.

calchera, usata per ottenere la calce dalle pietre calcaree

la stalla era vuota e le vacche sono a spasso



 

La prima parte dell'escursione terminerà al bivacco Casere di Valzaroten a poco più di un'ora di cammino dal parcheggio. Si cammina nel bosco, ma anche nel pascolo dove si incontrano altre mucche e un cavallo






voltandosi si vede l'Adamello





raggiunto e atttraversato il ponticello in legno inizia il tratto più impegnativo su sentiero di montagna con pendenza più accentuata (ma nemmeno tanto).

 

c'è anche un piccolo tratto dove si deve attraversare una pietraia


dall'alto si vede il torrente che solca la val Canè

 

in un altro punto bisogna guadare un rigagnolo che scende dal monte e attraversa il sentiero



le nubi sono un po' basse ma il meteo prevede pioggia dopo le 15

poco più di un'ora di cammino e raggiungiamo il bivacco a 2200 mt circa



 

dentro è attrezzato di 5 posti letto, coperte, cucina, gas, stufa a legna e c'è anche la corrente (fornita da un piccolo pannello suppongo).

 

L'aria frizzante fuori dal bivacco e la maglietta sudata invoglia a indossare qualcosa di più pesante. Abbiamo raggiunto questo posto ben prima di mezzogiorno ma io ho fame e approfitto del tavolo con vista per fare un ricco spuntino.


 

dai versanti delle montagne circostanti alimentati anche dai laghetti presenti in quota scendono diversi corsi d'acqua che vanno a formare il torrente a valle: è uno scenario molto bello ma il rumore dell'acqua si fa sentire. Con la pancia piena e col "consenso" di mia moglie che decide di fermarsi qui, proseguo la salita fino ai laghetti di Pietrarossa. Lascio lo zaino al bivacco per salire più leggero accompagnato sempre dal fedele e instancabile Paco.

il sentiero sempre in salita non è comunque difficile e molto panoramico con la vista sempre sulla valle sottostante. ci sono giusto da guadare un paio di torrentelli prima di arrivare alla meta.

ho il fiatto un po' corto in questa foto 😋


 

arrivo dopo 40 minuti (sudato e con un po' di fiatone, lo ammetto) ai laghetti di pietrarossa a poco meno di 2600 m sldm. Lo scenario è molto bello con il laghetto principale. un po' in secca, che è posto al centro di un anfiteatro naturale. Rispetto alla zona del bivacco qui il silenzio è meravigliosamente assordante.


come speravo c'è un nutrito numero di stambecchi con due grossi maschi alcune femmine e molti piccoli. A parte un' occasione in cui aggirando un grosso masso ci siamo trovati faccia a faccia con due che per lo spavento hanno fatto un paio di salti per il resto mi sono sembrati molto abituati alla presenza dell'uomo e si fanno anche avvicinare.


Siccome c'erano già molti escursionisti impegnati a scattar foto con belle apparecchiature io, Paco e il mio cellulare ci siamo tenuti sempre a debita distanza
le pietre rosse



dopo una mezzoretta con l'aria che si è fatta più fresca decido  di ritornare al bivaccco e uno stambecco decide di accompagnarmi fino al sentiero come a volermi salutare ✋✋✋

 

Il ritorno al bivacco a recuperare armi e bagagli (e moglie) e poi giù fino a Cortebona sempre lungo lo stesso sentiero dell'andata. Avremmo vuluto fermarci un po' di più magari sulla riva del torrente ma il tempo stava cambiando. Giusto il tempo per un altro spuntino seduti a un tavolo nel bosco (camminare fa venir fame !!) e poi una volta in macchina ha cominciato a scendere qualche goccia



Che dire, una bella passeggiata non troppo impegnativa e la sopresa degli stambecchi (che avevo visto solo sui libri o in tv) come ciliegina sulla torta.

Anche questo bel giro sarà prima o poi da ripetere

fonte: sentieri  camuni

4 commenti:

  1. Che bei posto!! Ho guardato con piacere le tue belle foto. Anch'io sono in montagna, io sono in Piemonte, posti bellissimi anche qui. Buona domenica.

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    1. Il Piemonte ha molto da offrire. Per ora ci sono stato qualche volta in bicicletta.
      ciao

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  2. Inizialmente pensavo fossi andato per la forneria più che per la scarpinata ... in effetti poi vedendo le foto, di strada ne hai fatta e parecchia.
    Splendidi paesaggi, un grazie per il bel tour.

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    1. mah, ho mangiato una focaccia dolce con uvetta e noci che per me valeva il viaggio fino alla forneria :-)
      ciao

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