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se cerchi poesia sei nel posto sbagliato😁

sabato 26 febbraio 2011

Il Grinta

Giovedì dopo aver  visto per un tempo un grande napoli prenderle 2 a 1 ho deciso di togliermi la tuta,
indossare abiti civili e correre al cinema, così, senza preavviso, che tanto venerdì ero in ferie e mia moglie è stanca e i miei amici devono alzarsi presto per cui nessuno ci sarebbe comunque venuto con me.
Alla multisala opto per Il Grinta, ma c’era poco da optare, che gli altri film quando andava bene sembravano vaccate, se andava male erano “il grande cinema itaGliano”, e poi i Coen sono quasi sempre un certezza per cui ci vado quasi convinto di spendere bene quei luridi sette euro e qualcheccosa (anche se l’ultima volta con A serious man non mi hanno troppo entusiasmato….. ma quello era un film dove ridevi molto solo se eri ebreo o circonciso come minimo).


Mi pare, ma non sono un esperto e la mia fonte non è proprio attendibilissima, che un film “il Grinta” (in genere non cerco su google o wikipedia le informazioni, ma chiedo al bodo - vedi foto a fianco) sia già stato girato negli anni XXXanta per cui questo dovrebbe essere un remake,quindi tutti voi cultori del cinema via webb saprete già la trama, il finale e patapim e patapam; per chi come me invece ne ignorava l’esistenza la storia più o meno è questa: un tipo viene ucciso dal suo socio in affari che fugge con due pezzi d’oro e il ronzino del assassinato. Il morto lascia una vedova  inconsolabile e tre figli di cui la maggiore è incazzata nera e vuole giustizia ad ogni costo. Per la sua giovane età dimostra di saperci fare negli affari, forse fin troppo (ma si sa, è un film) racimola un pacco di soldi e assolda il miglior sceriffo federale per  inseguire il malfattore. Tra una cosa e l’altra il film va avanti fino al suo finale scontato, ma è un buon finale… e anche un buon film.
Rimango stupito ogni volta ma tra le cose più belle dei film dei Coen ci sono sempre le facce degli attori: per un western(per me)  poi le facce sono fondamentali e se faccio un paragone tra i visi dei protagonisti dei western che vidi da bambino e questo film, beh, John Wayne è come Costantino Vitagliano dei tempi e il buono, il brutto e il cattivo dei tronisti di allora. La frase è un po’ contorta (un po’ tanto) ma spero sia chiaro il concetto, facce davvero brutte, anche per i protagonisti “buoni”, con dei denti da vero selvaggio west, dove credo non se li lavassero tre volte al giorno col colgate white stream. Anche il personaggio interpretato da Matt Demmon se non è proprio brutto sembra comunque più scemo del solito. Dal punto di vista fisico forse è proprio la protagonista femminile ad essere la meno realistica, sembra un po’ pippi calzelunghe, ma più bella, e sì, lei i denti se lì lava sei volte al giorno, non tre.
Un’altra bella differenza tra questo film e i western del tempo che fu è l’ambientazione e il clima: se guardi un film di Sergio Leone per esempio sudi di default, che tanto i deserti e il sole a picco nei mezzogiorni di fuoco abbondano e durante i film non piove mai a meno che qualche indiano faccia la sua danza. In Il Grinta è inverno, spesso nevica, fa freddo e molti personaggi principali hanno il raffreddore.
Altro non vi dico, perché non so che altro dire e perché le recensioni su Mymovies sono sempre belle e fatte da gente competente, per cui leggetele lì per farvi un’idea migliore.
Posso solo dire che mi è piaciuto, si spara abbastanza ma non troppo, alcune parti sono anche divertenti (la scena del processo per esempio) e non è mai un film sdolcinato, per cui noi duri del selvaggio west non rischiamo di restare lì col fazzoletto in mano per tutto il film.

PS: ora che ci penso, Il Grinta con John Wayne lo vidi.
(immagini delle locandine rubate da Mymovies.it - se vi piacciono questi "poster" su quel sito ci sono tutti!)

1 commento:

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