Sample Text

se cerchi poesia sei nel posto sbagliato😁

sabato 17 febbraio 2018

angelo della morte

Era dicembre 2016 più o meno. Il piccolo vecchio Charlie in quel periodo ci fece correre dal veterinario dopo aver fatto una specie di ictus e in quella visita il dottore ci propose l'eutanasia oltre al possibile tentativo di cura viste le condizioni e l'età del cane.

Ci guuardammo e non ce la sentimmo così su due piedi di porre fine alla nostra convivenza. Proviamo ci siamo detti. E cura fu. E la cura funzionò tanto da ridarci per alcuni mesi un cane quasi normale, ci vedeva, ci sentiva, annusava; certo non saliva più le scale come un tempo e non ce la faceva a saltare sul divano, ma per quello non ci si poteva far nulla, anziano era e anziano restava anche dopo i farmaci miracolosi.

Ma il peso dell'età ha cominciato a farsi sentire davvero alla fine dell'autunno dello scorso anno quando poco per volta ha smesso di vedere, di sentire e  riconoscere gli odori. Non sentiva più la nostra presenza, non ringhiava più a chi gli è sempre stato antipatico, un po' alla volta ha smesso anche di abbaiare. (*) Il sole invece lo sentiva ancora e in questo inverno davvero mite ogni volta che c'erano due ore di luce andava a spaparanzarsi in mezzo al giardino per godersi il suo tepore.

A gennaio mangiava e beveva ancora di gusto, certo bisognava prenderlo e mettergli la testina nella ciotola che faticava a trovare pur mettendola sempre al solito posto.
Il problema grosso è che per buona parte della giornata restava solo e qualche volta tornando dal lavoro l'abbiamo trovato davvero malmesso e claudicante.

E così, uno di quei giorni, ho deciso che era giunto il momento di lasciarlo andare.
Anche stavolta mi è stata proposta una cura ma ho preferito che questa lenta agonia terminasse subito, giusto il tempo di poche ultime carezze.

Charlie 4-12-2000 / 9-2-2018

In questo periodo si sente spesso parlare di testamenti biologici e eutanasia. Prendere "certe" decisioni per se stessi è davvero facile, lo è un po' meno quando si devono prendere per gli altri, siano essi umani o piccoli mucchietti di ossa e pelo ai quali si è voluto bene. Alla fine credo di  aver preso la decisione giusta.

Addio vecio, grazie di tutto.






(*) è stato omesso volutamente l'argomento bisognini, ma sappiate che ce n'è stato uno e ci ha impegnato non poco nell'ultimo periodo

9 commenti:

  1. Sì, credo anch'io che tu abbia preso la decisione giusta (avvalorata dal fatto che la volta prima, essendo possibile un tentativo, hai tentato). A volte Amore significa Lasciar Andare. Un abbraccio.

    RispondiElimina
  2. Mi son trovata due volte a prendere una decisione straziante come questa e son convinta di aver fatto bene . Inutile far soffrire ulteriormente quella bestiola tanto amata.
    Meno male che per loro si può fare senza che le autorità e i bigotti ci mettano il naso.Pensi di prenderne un altro?
    Io non sono mai riuscita a vivere senza un cane accanto, è proprio il mio 'daimon'.
    Ciao, seguimi per favore sul nuovo blog.
    Cristiana

    RispondiElimina
  3. Ci sono passato a luglio e so di cosa parli.
    Decisione giusta, sì.
    Un abbraccio.

    Moz-

    RispondiElimina
  4. Mi dispiace, è una scelta difficile, e oltre al difficle della scelta c'è il difficile e il dolore di metterla in pratica.

    RispondiElimina
  5. So cosa provate. Purtroppo due mesi fa mi hanno avvelenato Symba. È vero ho smesso di piangere più volte al giorno,ma la ferita interna è ancora aperta. Non ce la sentiamo di prenderne un altro ...
    hai preso la decisione giusta Karmit.un abbraccio

    RispondiElimina
  6. Commovente. Ci sono già passato nel 2003, mentre Chicca, la mia attuale cagnolina, a maggio compirà quattordici anni. Dopo di lei - mi auguro il più tardi possibile - credo che non prenderò un altro cane. Soffro troppo a lasciarli andare, non ce la faccio.

    RispondiElimina

commenti? fate vobis