Avevo già trovato il treno che con pochi cambi mi avrebbe fatto arrivare a Imola senza troppi problemi e invece alla fine ho fatto la pazzia e venerdì 27 dopo pranzo ho preso la bici e le borse e sono partito.
Venerdì 27 lug 2012
Naturalmente dopo quindici chilometri mi accorgo di uno strano rumore che proviene dal basso: il movimento centrale in effetti dondola un po' e mi riprometto di farlo sistemare al ritorno, ma alla fine scopro che il cigolio viene dalla plastica di un pedale che si sta rompendo!!! ...e tra i vari attrezzi\ricambi che avevo deciso di non portare c'erano proprio i pedali... uff... Poco male, come fossi Mc Giver riparo il tutto con un paio di fascette da elettricista e riparto ricordandomi di non spingere troppo sul destro.
Fa caldissimo e di strade alberate nemmeno una. Mi fermo quando posso nelle piazze dei paesi che incontro a cambiare l'acqua delle borracce che dopo venti minuti è già troppo calda anche per farci una doccia. Fino a Casalmaggiore (CR) l'itinerario è abbastanza famigliare. Faccio un giro nella piazza principale per vedere il palazzo ducale ma è in restauro e ammiro la bella (e impeccabilmente a norma) impalcatura. Da lì poi comincio a guardare la mappa sulla borsa e a chiedere informazioni ai passanti.
A parte il caldo nessuna difficoltà, è tutta pianura, campagna, argini. Passo il Po a Viadana (MN) paese noto per il senso dell'umorismo dei suoi cittadini (vedi cartello inizio città)
bello dai !! :o) |
Soliera - il castello |
Una cittadina che avevo già visitato anni fa e nella quale si vedono ancora i segni del recente terremoto (tendopoli all'ospedale e all'ufficio postale oltre a case inagibili transennate in qualche modo). Da qui manca poco per la conclusione della prima tappa, un B&B a Soliera (MO) e finalmente mollo l'asfalto per seguire un itinerario in mezzo alla campagna e ai vigneti di lambrusco detto appunto "Soliera in bici". Anche qui il terremoto ha lasciato il segno, ci sono transenne che impediscono il passaggio sotto il castello in centro. Dopo più di sei ore sotto il sole e 133 km pedalati mi butto sul letto e non vorrei alzarmi più, ma i morsi della fame cominciano a farsi sentire. A pochi metri da dove alloggio c'è la pizzeria ilCapriccio dove servono porzioni "eccezionali" e pur col caldo ne appriofitto per divorare un enorme (di più) piatto di risotto ai frutti di mare. Poi due passi e diritto nel letto che domani sarà una giornata lunghissima.
Sabato 28 lug 2012
Modena - campanile del duomo |
Modena - il duomo |
Modena |
Giro senza problemi. Trovo il tempo di chiaccherare con un pensionato al quale hanno da poco rubato la bici da corsa in cantina. Pedalo tra i palazzi fino in piazza Grande dove c'è il bel duomo (anch'esso parzialmente in ristrutturazione). Il tempo di fare qualche foto ed è già ora di ripartire. Voglio arrivare a Bologna per l'ora di pranzo.
Il sole è già alto ma sulla via emilia ci sono ancora per lunghi tratti dei grossi alberi che mi regalano un po' di refrigerio ogni volta che passo sotto la loro chioma.
Bologna |
Bologna - fontana del tritone |
Bologna - via maggiore |
le due torri |
san Petronio |
Bologna - piazza maggiore |
Castel San Pietro (BO) |
A me è piaciuta. Ma è giunta l'ora di partire anche da qui. A San Lazzaro mi fermo a mangiare una granita e, guarda il caso, chi mi serve ha anche lui l'hobby del ciclismo e ha un fratello che fa cicloviaggi. Sono in anticipo e perdo volentieri altri venti minuti per passare da Castel San Pietro anche per cercare ancora una fontanella con l'acqua, che non trovo, ma che troverò numerose sulla ciclabile in ingresso a Imola.
Imola - p.zza Matteotti |
Sabato 28 lug 2012 - una notturna sul mare
si parte |
E si parte per le 20. Io ho già fame, ma tappo il buco in un bar con un aperitivo improvvisato. Siamo in quaranta, tra noi c'è chi non ha mai fatto viaggi, chi ne ha fatti solo di brevi (io) o chi ha girato mezzo mondo con questo stupendo mezzo di trasporto che ci unisce e ci appassiona. Il sole non è ancora tramontato e già ci sono i primi imprevisti (fortunatamente alla fine ci saranno solo 3 forature). Si pedala allegramente senza correre troppo.
prima foratura |
Per me, ciclista solitario, è la prima esperienza di raduno del genere e raramente mi era capitato di pedalare in gruppo.
E' divertente, si chiacchera, se capita qualcosa c'è sempre qualcuno che ti aiuta e in generale si sente meno la fatica. Prima che faccia buio cominciamo ad indossare i giubbini catarifrangenti e accendiamo le luci. Chi ci vede passare vede un sepentone fosforescente e colorato.
cicloviaggiatori by night |
Cotignola- festa delle balle |
Per non rischiare evito gli invitanti bicchierozzi di birra e anche stasera solo acqua (tra un po' annego!!!)
ristoro |
Si prosegue dopo la sosta. A sorpresa dopo un paio d'ore troviamo in mezzo al nulla un altro punto di ristoro gentilmente offerto dagli organizzatori a base di frutta, bevande e dolcetti (buonissimi quei "tortelli" ripieni di marmellata... mmmm).
Dopo esserci rifocillati si riparte. Sono le ore più dure per me, ormai si pedala in silenzio e le gambe vanno da sole trainate dal gruppo che a volte alza un po' troppo il ritmo la davanti. Gli ultimi chilometri prima dell'arrivo si sente già nell'aria il profumo del mare e l'ambiente è piuttosto selvaggio, con l'erba che arriva sopra il ginocchio.
Marina Romea (RA) - bagno "Bocabarranca" |
scusate la faccia |
l'alba del ciclista nottambulo |
Quando mi sveglio molti dei partecipanti (quelli che abitavano in zona) sono già partiti; inizia la giornata allo stabilimento balneare di Marina Romea e i cicloviaggiatori che bivaccano in spiaggia devono sloggiare nella adiacente spiaggia libera.
Ancora un bagno, un sonnellino e un po' di sole. Molti preferiscono mettersi all'ombra in un bar a mangiare bomboloni.
Io non ho fame, ma mi bevo una bella birra fresca che mi disseta più dei venti litri d'acqua che ho bevuto in questi due giorni :oD
Domenica 29 luglio - ritorno a casa
Molti dei reduci della notturna dovranno prendere un treno a Ravenna che è a 11 km da dove siamo.
Prima di arrivarci ci fermiamo nei pressi del porto dove ci sono diverse pescherie e friggitorie da asporto dove possiamo pranzare con dell'ottimo fritto misto e pesce cucinato in mille altri modi.
Prima di prendere il treno c'è il tempo per un gelato e un giro turistico per Ravenna, c'ero già stato, ma non ero in bicicletta quella volta.
Per il ritorno a casa avevo diverse opzioni, anche quella di prendere comodamente tre treni e arrivare per le dieci di sera alla stazione del mio paesello. Invece faccio l'ultima pazzia e decido di fermarmi a Fidenza (PR) e fare al contrario il tragitto che avevo fatto l'anno scorso per iniziare la via Francigena.
Tragitto ad onor del vero piuttosto noioso, su strada provinciale poco o nulla trafficata, ma tutta diritta diritta in mezzo ai campi di granturco con la luce che va scemando a poco a poco.
Riesco a godermi il tramonto dal ponte sul Po dopo Roccabianca e piano piano la stanchezza comincia a farsi sentire. Pedalare al buio da soli non è proprio la stessa cosa della notte precedente, ma un po' alla volta raggiungo casa mia dove mi aspetta una pizza fumante e un caldo abbraccio.
tramonto sul Po |
E ho fatto il mio primo cicloraduno, e probabilmente ne farò altri.
Che bello! E che bravo!
RispondiEliminagrazie :o)
EliminaBellissimo tutto, il reportage, le foto, la tua filosofia, il tuo stoicismo. Tutto. Complimenti e auguri.
RispondiEliminaE ciao, buon fine settimana di riposo.
questo fine settimana sono andato ancora al mare, però in macchina (e mi sono stancato tantissimo a guidarla) XD
Eliminaah che bellezza e che mens sana!
RispondiEliminasperiam che duri
EliminaTutto bellissimo, ma chi sono i pazzi che organizzano queste cose al 28 di luglio?
RispondiEliminaIo quei giorni ero in Toscana, ma dal caldo che c'era credevo di essere nel forno del panettiere sotto casa mia...
Comunque c'era una bella vista, per essere un forno.
gli organizzatori (www.ilcicloviaggiatore.it) hanno organizzato il raduno e la gita notturna, il viaggio di andata (e ritorno) sono un'idea mia!
EliminaMa quant'era meglio sentirsi un bel concerto d'organo per commemorare la morte di Bach?
RispondiEliminano no no no no. w la bici!
EliminaGrandissimo! Non dico altro.
RispondiEliminatroppo buona, cose che potrebbe fare chiunque, una pedalata alla volta.
EliminaTutti posti che conosco bene :-D
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!!