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sabato 20 settembre 2025

Esco a fare due passi: da Case di Viso al rifugio Bozzi

l'undici agosto, tanto per fare qualcosa, siamo andati coi cani a fare una passeggiata in val di Fumo posto incantevole in Trentino che avevamo già visitato in passato e che non starò qui a raccontare.

 

Dopo un giorno di riposo il 13/8 abbiamo scelto di risalire tutta la val Camonica e raggiungere Case di Viso un minuscolo borgo nella valle di Viso a circa 1800 m sldm, a pochi chilometri da Ponte di Legno. 

La strada per raggiungere la località è asfaltata e ben tenuta anche se un po' stretta per gli ultimi cinque chilometri e ho scoperto poi che si poteva parcheggiare a Pezzo e usare una comoda navetta per arrivarci per cui tutto sommato facilmente raggiungibile.

Il paesino è caratteristico per le sue case in muratura, alcune molto vecchie, ristrutturate e ben tenute e incastonate nell'ampia valletta col torrente che scorre a fianco. Oltre alla bellezza del paesaggio si può trovare un bar ristorante e un caseificio e per la nostra gita è stato il punto di partenza.

Paco e Milo presenti anche oggi

 

 

da qui ''come sempre'' poche parole e qualche foto ricordo

Il parcheggio (a pagamento e con bagni pubblici) all'inizio del paese all'ora che siamo arrivati noi è mezzo vuoto ed è tanto grande che mi fa pensare che il posto sarà parecchio frequentato. Prima di iniziare la salita al rifugio una passeggiata per le vie è obbligata.


fa freschetto di prima mattina

 

 Il rifugio Bozzi, meta odierna è un po' più su, a oltre 2400 m e la prima parte di salita su sentiero porta alla bella area pic-nic di Pra del Rum, dove dentro area recintata ci sono tavoli e panche, barbecue zone all'ombra e bagni pubblici. Con l'automobile dal paese si può arrivare fin qui dato che è presente un altro ampio parcheggio.

Case di Viso da Pra del Rum
Case di viso, area picnic Pra del Rum - Ponte di Legno - DoveMontagna


 

Dal secondo parcheggio parte la strada che sale al rifugio, è una carrabile moto ampia usata dai rifugisti per portare in quota le provviste (e a valle i rifiuti). Non essendo un sentiero la strada è presa d'assalto anche da numerosi ciclisti elettrici, ma numerosi per non dire troppi, più volte ci siamo dovuti fermare per farli passare.

E' passato anche qualche ciclista muscolare, ma rarissimi eroi rispetto ai sopracitati (la prossima vola mi porto la vecchia mtb 😂😂)

Essendo partiti già in quota sulla salita si trova solo qualche rara piantella dove trovare ombra e refrigerio , la strada è tutta sotto il sole e man mano che le ore passano la temperatura sale. Con la nostra solita calma e le numerose soste in circa tre ore abbiamo raggiunto il rifugio.

 

conca del Montozzo

rifugio Angelino Bozzi

 Dopo aver mangiato qualcosa appoggiati all'unica parete con ombra del rifugio siamo andati a "pucciare" i piedi nel piccolo laghetto sottostante e a proseguire la meritata siesta.

Quassù oltre al rifugio c'è un piccolo locale adibito a Museo della guerra bianca e i resti di alcune trincee.

E' come ogni rifugio la base di partenza di altre escursioni, verso la val Montozzo o i laghi di Ercavallo per esempio, ma la nostra preparazione non ci permette di andare oltre e dopo un po' ci apprestiamo a scendere a valle sempre sulla stessa strada.



meritato riposo
laghetto di Montozzo

 

 

Dei bei nuvoloni ci invitano ad accelerare il passo ma alla fine scenderanno solo poche gocce quando eravamo già a prà del Rum




pecore ne abbiamo ?


Ritornati al paese ho preso dal caseificio l'ottimo Silter da mettere in tavola alla grigliata di ferragosto.

Un bel giro facile alla portata di tutti (c'erano anche tante famiglie con bambini al rifugio) sicuramente prima di morire🤘 torneremo da queste parti.

 





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