Sono già stato in Alto Adige (o sud Tirolo come lo si vuol chiamare) anche in bicicletta, ma non c'ero mai stato nel periodo natalizio. Avendo sentito parlare più volte di questi "mercatini di natale" quest'anno ci siamo regalati un fine settimana tra Bolzano e Merano.
L'inaugurazione dei mercatini in tutta la provincia è avvenuta intorno al 28 novembre e sabato 30, dopo un venerdì di febbre e nausea, mi sono messo eroicamente in macchina opportunamente impasticcato, con la convinzione di non trovare troppo traffico.
Probabile che in molti l'abbiano pensato, infatti ci siamo trovati a guidare nel traffico intenso facendo anche un po' di coda causa incidenti vari.
Nei parcheggi a Bolzano, dove siamo arrivati poco dopo le 11, non erano pochi i pulman turistici di tour organizzati che arrivavano da mezza Italia.
Di seguito solo un breve resoconto fotografico, le mie solite brutte foto ricordo.
In piazza Valther c'è una discreta folla, le "casette" non sono poche e molte vendono cibarie sudtirolesi che guardo con curiosità e invidia per i postumi dell'influenza del giorno prima.
abbiamo anche passeggiato nelle vie adiacenti il mercatino dove abbiamo potuto respirare un po'😅
Alla fine ho pranzato con un brezel che mi è bastato fino a sera.
Abbiamo soggiornato in un bel b&b ad Appiano sulla strada del vino e la sera siamo andati in una bella osteria a S.Michele di Appiano dove mi sono nuovamente impasticcato onde evitare di sprecare la cena che è stata molto buona😋😋. Nella piccola piazzetta c'era un piccolo mercatino (chiuso visto l'orario).
Il giorno dopo siamo andati a Merano dove la maggior parte del mercatino si snoda nella passeggiata lungo il Passirio.
lungo i portici c'era gente ma nemmeno troppa
Nella via del mercatino ci siamo mossi comunque agilmente in ordinata processione artigianal gastronomica, è sempre piacevole passeggiare a Merano.
Le casette non erano poche, saranno state una settantina come a Bolzano. Quello che proponevano qui è identico a quello proposto il giorno precedente, alla fine, per quanto sia una cosa caratteristica, a mio parere è tutta un'enorme trappola per turisti ben riuscita. Non è una critica, ma una costatazione. Un giorno ci torneremo (so già che mi verrà chiesto 😂).
tutti al mercatino |
Anche il ritorno a casa è avvenuto in condizioni di traffico intenso e a Trento c'era già il primo incidente per cui ho mollato l'autostrada per la statale, alla fine ci abbiamo messo comunque un'ora in più del previsto.
Non vado matto per il Natale,odio i mercatini e la folla mi fa venire l'ansia.
RispondiEliminaCiao
Anch'io prediligo situazioni meno affollate 😁
EliminaDi mercatini farò indigestione in Toscana quest'anno, ma quelli trentini sono rinomati..comunque sempre trappole per turisti sono, ovunque li istallino, eppure mi piace l'atmosfera, spendere qualcosa per qualcosa di inutile, girare col vin brulè che ti scalda le mani..
RispondiEliminabelle foto e splendide giornate.. meravigliosa la chiesa della terz'ultima foto!!
Una chiesa protestante se non ricordo male, anche le case e gli alberghi lungo il fiume in stile liberty (o simile😁) sono molto carine
EliminaIn quella con scritto Burgundy davanti alla chiesa ci abitava mia nonna, all’ultimo piano. Il rumore del fiume non mi faceva dormire e per le scale aleggiava un indimenticabile odore di falsche Suppe, il brodo fatto col Maggi …
Eliminaresistete che tra un po' si mangia il panettone
RispondiEliminaTra un po'????? Già mangiato il panmoro, potere del marketing 🤣🤣
EliminaQuello di Bolzano è stato il primo in Italia, tutti gli altri sono venuti dopo: fonte di ispirazione fu quello di Norimberga; in Germania è una tradizione consolidata, quella dei mercatini natalizi, anche perché c’è un rituale relativo agli addobbi in casa che è vecchio di secoli e che qui si è diffuso solo di recente. In pratica, sulle bancarelle si trovava tutto ciò che serviva ad addobbare la casa, l’albero, ecc., quindi la valenza commerciale è indubbia. Nel tempo, sono diventati un’attrazione turistica che ha stravolto la stagionalità legata al turismo: gli albergatori e i ristoratori cittadini consideravano il periodo da novembre a Pasqua un periodo morto, in cui si godevano il meritato riposo con la famiglia, partivano verso luoghi caldi o ristrutturavano, ma con i mercatini è cambiato tutto; ora tengono chiuso dopo il weekend dei morti, riaprono per i mercatini e chiudono dopo l’Epifania fino a Pasqua.
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