Kos (Grecia) |
Era da un po' che volevamo andare in Grecia ma per molti motivi (tra i quali ci metto la mia scarsa attitudine al volo) non ci siamo mai stati. E abbiamo rischiato di saltare anche quest'anno che per motivi personali ho potuto cominciare a cercare qualcosa per le vacanze dopo la metà di luglio, cosa che mi ha messo un po' in difficoltà e mi ha fatto spendere non poco (relativamente alla tendeza low cost) per il trasferimento aereo. Alla fine pur avendo trovato sistemazioni in tanti posti ho scelto Kos soprattutto perchè mi veniva comoda partendo da Bergamo (trasferimento all'aeroporto, orario dei voli, ecc..) .
E sempre per la mia pigrizia ho scelto di soggiornare a Kardamena che è a 7 km dall'areoporto dell'isola e nel centro della stessa così da risultare molto comoda come base per visitarla tutta.
Solo dopo aver prenotato e pagato tutto ho appreso dai tiggì nazionali le drammatiche e angoscianti notizie provenienti da Kos Town "dell'orda umana che ha invaso l'isola impedendo al turista medio di godersi la tanto desiderata vacanza!!" generando dentro di me 5, dico 5, minuti di ansia.
Niente di più falso per quanto riguarda la mia vacanza. E' vero, a Kos town i migranti sono tanti e sono accampati sulle spiagge antistanti il porto, vicino alle mura del castello o anche dentro qualche giardinetto pubblico in tendopoli improvvisate ma la vita del villeggiante per quel poco che ho visto non viene troppo disturbata. Nelle due brevi visite alla città ho visto in effetti alcuni "leggeri" tafferugli con le forze dell'ordine ma c'è da dire che era ora di colazione e c'era qualcuno che non voleva rispettare la coda.... ma partiamo dall'inizio.
Scesi dall'aereo dopo 10 minuti di taxi eravamo a Kardamena davanti al posto che ha ospitato questa settimana, uno "Studios" che non è un albergo come lo intendiamo noi ma una specie di residence con stanze che hanno un piccolo angolo cottura. In Grecia mi pare che questa soluzione sia molto diffusa e per me è l'ideale, anche se alla fine abbiamo mangiato "a casa" solo due sere.
La cittadina è piccola e da quello che vedo dalla prima passeggiata deve aver vissuto periodi migliori. Alcuni negozi chiusi lasciati letteralmente abbandonati a se stessi (come in Italia, solo che noi per pudore copriamo le vetrine...), case iniziate e mai finite (come in Italia quando finiscono i soldi...). impianti elettrici non proprio a livelli di norme europee (come in Italia suvvia...) fanno subito pensare alla crisi greca di cui si sente tanto parlare in tv.
Però nelle spiagge, che qui non sono enormi, ci sono turisti (come in Italia, solo che non c'è la ressa) e i "buttadentro" ti invitano gentilmente ad accomodarti nella loro spiaggia: 5 euro al giorno 2 lettini (veri, con materasso e cuscino), ombrellone, wifi gratuito e tutto quello che ti serve (come in Italia, solo che da noi costa il triplo). Non me lo faccio ripetere due volte :D anche perche la signora Krista parlicchia italiano (meglio che in Italia digggiamolo). Alla fine abbiamo passato 3 giornate a Kardamena alla spiaggia del Krista's perchè i gestori si sono rivelati veramente persone cordiali e simpatiche e gli spuntini fatti durante i nostri pranzi frugali erano davvero buoni.
Per altri tre giorni abbiamo affittato uno scooter da Peter's, un 125 cc per 65€/3 giorni (in Italia quanto costa ?), e abbiamo visitato tutta l'isola.
Il primo giorno siamo passati da Antimachia per vedere l'ultimo mulino a vento ben conservato dell'isola, poi ci siamo diretti verso sud a Kefalos per una breve visita a quel che rimane del castello e buttare un occhio alla zona dove ci sono le spiaggie più belle di Kos (Paradise beach, Kamel beach...) per poi passare il resto della mattina dalle parti di agios Thelogos in una spiaggetta imboscatissima a Cap Kata tutta per noi.
Kata beach |
Markos beach |
Mastihari |
Prima di tornare a Kardamena passiamo anche da Mastihari, piccolo centro turistico che per la vicinanza con l'isola di Kalimnos ha un piccolo porto piuttosto frequentato. La spiaggia qui è molto più larga e con la passeggiata tra le dune vicino al mare mi ha ricordato molto qualche zona balneare italiana.
più aspro di così.... |
In città, oltre alle spiaggie e al porto c'è un bel centro storico col castello, l'anfiteatro romano, la vecchia moschea, il famoso albero di Ippocrate, musei e varie rovine di epoche passate che abbiamo visitato durante la giornata. A tarda mattinata, nel tentativo di trovare spazio in spiaggia tra un profugo e l'altro raggiungiamo col nostro mezzo una zona termale a sud di Kos Town proprio dove finisce la strada e non si può proseguire.
non vuoi camminare? c'è il mulo! |
Cotti a puntino ritorniamo in città per un primo giro di "shopping" e prima del tramonto partiamo alla volta di Zia (dimenticando di visitare il bel sito di Askeplion che vediamo solo di sfuggita) di nuovo sul monte.
c'è gente stasera... |
Questo piccolo villaggio è famoso per i tramonti che pare si vedano bene ovunque a ponente di Kos, ma qui si vedano meglio (cosa non si fa per attirare i turisti...). I tramonti di Zia sono così famosi che tutti i ristoranti hanno la terrazza per goderseli durante la cena e gli operatori turistici portano qui la gente anche coi pulman dopo le sei del pomeriggio. Il tramonto l'abbiamo visto e fotografato anche noi, ma mi pareva di essere allo stadio. Per questo prima che il sole sparisse siamo scesi fino sulla costa a Mamari dove nella spiaggia semideserta dell'ora di cena abbiamo fatto il bagno col sole nel mare.
Mamari h 20.30 |
Vista la vicinanza con Kos abbiamo passato anche qualche ora in Turchia visitando Bodrum raggiunta in meno di 40 minuti di nave, tristemente famosa in questi giorni per la foto del piccolo siriano apparsa su tutti i giornali. Qui poco fuori il porto ci si immerge in quello che forse anticamente poteva essere un bazar, mentre oggi è a tutti gli effetti l'outlet del tarocco firmato. Qui i commercianti turchi ti invitano (non sempre garbatamente) a visitare i loro negozi, ma alla lunga la cosa ci ha davvero stufato e siamo andati a spendere i nostri quattro spicci nei negozi in città, fuori da quella che oserei definire "trappola per turisti". E' stata comunque una giornata divertente che io, alla lunga, di stare sempre in spiaggia alla fine mi rompo un po'!
Le sere le abbiamo passate tutte a Kardamena visitando ristoranti (cercate il rospo su Tripadvisor per le recensioni :P) e bar della località balneare. La via e la piazza principale hanno molto da offrire, soprattutto se sei un giovane turista anglosassone con tanta voglia di bere, cantare o ballare. Ma ci sono anche locali dove si può giocare a bingo, frequentati da NON più givoani turisti anglosassoni. Questo dovuto al fatto che Kos è un ex colonia inglese e anche per questo che alla fine dopo una settimana dell'idioma greco sapevo dire a malapena buongiorno o buonasera :D
Che altro dire? siamo stati bene, abbiamo speso poco, abbiamo mangiato cose nuove (non si mangia bene solo in Italia...) e conosciuto gente simpatica.
La settimana è volata ma è bastata per farmi venire il mal di Grecia.
....e adesso qualche foto ricordo....
Accidenti se è diventata turistica Kos! Io ci sono stata 15 anni fa con delle amiche e, pensa, a Paradise beach, consigliata da un autoctono, abbiamo fatto il bagno nude perché tanto c'eravamo solo noi! E era pure agosto!
RispondiEliminaBelle le tue foto :-)
Accidenti se è diventata turistica Kos! Io ci sono stata 15 anni fa con delle amiche e, pensa, a Paradise beach, consigliata da un autoctono, abbiamo fatto il bagno nude perché tanto c'eravamo solo noi! E era pure agosto!
RispondiEliminaBelle le tue foto :-)
erano tutti nascosti a spiarvi sti guardoni!!!! :D
EliminaBaaaaaaaaaaaaasta foto! :)
RispondiElimina:D
Eliminal'ultima foto è la tua firma cazzara:D
RispondiEliminabel reportage, bravo rispetto:)))
è anche una bella zucca comunque!
Eliminacerto...
Eliminadecorativa :)
Allora la Grecia ti ha insegnato a volare.
RispondiEliminaFa sempre piacere leggere di qualcuno che è rimasto soddisfatto!
Cristiana
avevo già volato prima, ma la cosa non mi entusiasma granchè :D
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