TRA VAL PADANA, VAL CAMONICA E VAL D'ADIGE PASSANDO DA GAVIA E STELVIO
1 giugno 14 - Alta Valcamonica e passo di Gavia
Ieri strada facendo ho rallentato parecchio l'andatura e mi sarò fermato 1000 volte per non arrivare troppo presto a Ono San Pietro, paesino carino ma che poco aveva da offrirmi oltre a un pasto caldo e un comodo letto tanto che al momento di ripartire mi sono chiesto (inutilmente) se non avessi fatto meglio a proseguire e fermarmi a dormire più avanti.
Infatti l'inizio della salita al passo di Gavia si trova a più di 40 km e non saranno certo una passeggiata dato che saranno tutti in salita.
C'è il sole e faccio colazione mangiando un numero spropositato di panini con la marmellata come se dovesse essere il mio ultimo pasto.
Parto alle otto e un quarto e si inizia con un'entusiasmante discesa dai 550 e rotti metri sldm del paese camuno fino ai 300 di Capo di Ponte. Da qui in fino ai 2600 del passo di Gavia sarà solo salita. Pedalo attraverso le bancarelle di una fiera che stanno allestendo proprio questa mattina e dato che la ciclabile della Valcamonica finisce qui prendo la vecchia statale 42 del Tonale che evita la lunghissima galleria di quella nuova attraversando i paesini di Sellero, Cedegolo e Demo seguendo il fiume Oglio.
Dopo la rotonda di Forno Allione, se non ricordo male, dovrebbe esserci un itinerario che esce dalla statale e sale in sterrato dentro il bosco e che dovrebbe sbucare a Malonno o addirittura a Sonico se non oltre, ma il poco traffico e la voglia di conservare le energie per il pomeriggio hanno la meglio e proseguo per la statale fino a Edolo dove faccio la prima di numerose pause.
Per strada trovo il bivio per Monno e il "più facile" passo del Mortirolo e sono ancora in tempo se voglio evitare di affrontare "il mostro" a cambiare direzione, ma ormai la decisione è stata presa e proseguo con lentezza salendo lungo la statale che seguo fino a Ponte di Legno. Stupidamente a Vezza d'Oglio non prendo la ciclabile che vista dall'alto sembra molto bella e pare snodarsi lungo il fiume tra mucche e cavalli al pascolo.
Evito anche di passare in paese che aggiro sempre sulla ss42 fino al bivio per il Gavia. Pronto alla salita??? No. Ho fame e mi fermo di nuovo a mangiare in un bel barettino con tavolini all'aperto e sdraio per prendere il sole.
Prima delle tredici sono pronto a partire per la salita che almeno una volta nella vita un ciclista vero dovrebbe affrontare. So già che le mie gambe non saranno all'altezza di fare prestazioni eccezionali, ma il mio allenamento, seppur fatto su salite modeste rispetto a questa, si è basato sulla ricerca dei miei limiti e del giusto passo da tenere per far sì che non mi batta mai troppo forte il cuore. E riparto. I primi chilometri sono i meno impegnativi e salgo anche ridendo un po'. Rido perchè dall'abitacolo di ogni automobile o dietro la visiera di ogni motociclista vedo stupore. Molti sono gli uomini che fanno questa strada in sella a una bicicletta, ma devono essere davvero pochi quelli che si portano dietro 15 o 20 chili di bagaglio sul portapacchi. Per tutti i 17 chilometri di salita chiunque mi sorpassa o mi incrocia in discesa non manca di darmi un sostegno morale, un saluto, un incitamento. Rido perchè lo so che quelli lì pensano che sono un po' matto.
Prima di Sant'Apollonia, l'ultimo centro abitato sulla strada, sto già sudando, bestemmiando e sputando come un lama. Questa visione idilliaca viene notata da una bella russa che sta facendo trekking su un sentiero a lato della strada. Approfitto per fare una pausa e chiacchero un po' con lei guardandola dall'alto appoggiato al guard rail. Lei mi chiede di aspettarla a Sant'Apollonia che potremmo bere una birra insieme. Dasvidanjia mia cara dico io, sto facendo il Gavia non vedi? e poi stasera mi aspettano a Bormio (*). E lascio la bella biondina a faticare sul sentiero mentre riprendo a salire, a sudare, a sputare.... e così per le successive tre ore.
Nel rifugio c'è la stufa accesa e si sta bene. E' ora di merenda e mi prendo una bella tazza di cioccolata calda con una fetta di torta che me le sono davvero meritate. Alla tele danno l'ultima tappa del Giro.... sono restato un po' indietro..
Il sole della valle non c'è più quassù, anzi scende anche qualche fiocco di neve, ma solo per pochi minuti.
Mi tolgo i vestiti sudati e mi preparo per la discesa.
Mi copro bene e giù per la Valfurva.
A Santa Caterina mi fermo per controllare le borse che ce n'è una che ha un piccolo problema con un gancio, nulla di grave però. Cade anche qualche goccia di pioggia, ma tanto sono già vestito. Dopo pochi minuti , sempre in discesa arrivo a Bormio. Questa sera sono ospite di Claudia una delle tante fantastiche persone del mondo Couchsurfing.org. C'è solo il tempo però di farmi vedere la casa, un appartamento in centro molto bello, e scambiare due parole che per vari problemi personali non potrà passare altro tempo con me. Anzi a casa sua sarò tutto solo, o forse arriverà un americano che è comunque in ritardo. A cena, al "Kuerch" mangio ottimi pizzoccheri e visto che ci stava anche una pizza chiaccherando con una simpatica coppia che per caso era oggi pomeriggio al rifugio Bonetta.
Due passi per smaltire la cena e poi a nanna, che domani mi aspetta un'altra impresa mica da ridere.
Alla fine poi l'americano dev'essere arrivato ma io stavo già nel mondo dei sogni.
NOTE:
(*) questo fatto è realmente accaduto, che ci crediate o no!
PERCORSI: 93 Km
TEMPO IN BICI: 7h 35min
MEDIA: 12,2 Km/h
TEMPO TOTALE: 10h 15min
MEDIA: 9,1 Km/h
#2 - 93 km tot |
Ieri strada facendo ho rallentato parecchio l'andatura e mi sarò fermato 1000 volte per non arrivare troppo presto a Ono San Pietro, paesino carino ma che poco aveva da offrirmi oltre a un pasto caldo e un comodo letto tanto che al momento di ripartire mi sono chiesto (inutilmente) se non avessi fatto meglio a proseguire e fermarmi a dormire più avanti.
Infatti l'inizio della salita al passo di Gavia si trova a più di 40 km e non saranno certo una passeggiata dato che saranno tutti in salita.
Concarena da Capo di Ponte (BS) |
C'è il sole e faccio colazione mangiando un numero spropositato di panini con la marmellata come se dovesse essere il mio ultimo pasto.
Parto alle otto e un quarto e si inizia con un'entusiasmante discesa dai 550 e rotti metri sldm del paese camuno fino ai 300 di Capo di Ponte. Da qui in fino ai 2600 del passo di Gavia sarà solo salita. Pedalo attraverso le bancarelle di una fiera che stanno allestendo proprio questa mattina e dato che la ciclabile della Valcamonica finisce qui prendo la vecchia statale 42 del Tonale che evita la lunghissima galleria di quella nuova attraversando i paesini di Sellero, Cedegolo e Demo seguendo il fiume Oglio.
L'Oglio a Edolo (BS) |
Dopo la rotonda di Forno Allione, se non ricordo male, dovrebbe esserci un itinerario che esce dalla statale e sale in sterrato dentro il bosco e che dovrebbe sbucare a Malonno o addirittura a Sonico se non oltre, ma il poco traffico e la voglia di conservare le energie per il pomeriggio hanno la meglio e proseguo per la statale fino a Edolo dove faccio la prima di numerose pause.
pausa delle 11 |
Ponte di Legno (BS) |
passo di Gavia - altimetria |
Prima di Sant'Apollonia, l'ultimo centro abitato sulla strada, sto già sudando, bestemmiando e sputando come un lama. Questa visione idilliaca viene notata da una bella russa che sta facendo trekking su un sentiero a lato della strada. Approfitto per fare una pausa e chiacchero un po' con lei guardandola dall'alto appoggiato al guard rail. Lei mi chiede di aspettarla a Sant'Apollonia che potremmo bere una birra insieme. Dasvidanjia mia cara dico io, sto facendo il Gavia non vedi? e poi stasera mi aspettano a Bormio (*). E lascio la bella biondina a faticare sul sentiero mentre riprendo a salire, a sudare, a sputare.... e così per le successive tre ore.
qui ci sono 23°C |
prima il bosco.... |
con pendenze..... uff.... |
quando il bosco è solo un ricordo trovo la prima neve |
"poco fa" ero laggiù... |
un muro di neve..... |
il lago nero.... bellissimo... |
laggiù in fondo la galleria... a 3 km dalla vetta |
manca poco.... temperatura 8°C |
e me la rido !!!!! |
selfie.... va di moda :D |
Nel rifugio c'è la stufa accesa e si sta bene. E' ora di merenda e mi prendo una bella tazza di cioccolata calda con una fetta di torta che me le sono davvero meritate. Alla tele danno l'ultima tappa del Giro.... sono restato un po' indietro..
Il sole della valle non c'è più quassù, anzi scende anche qualche fiocco di neve, ma solo per pochi minuti.
Mi tolgo i vestiti sudati e mi preparo per la discesa.
Mi copro bene e giù per la Valfurva.
il lago bianco... ricoperto di neve |
pausa a Santa Caterina Valfurva |
Due passi per smaltire la cena e poi a nanna, che domani mi aspetta un'altra impresa mica da ridere.
Alla fine poi l'americano dev'essere arrivato ma io stavo già nel mondo dei sogni.
NOTE:
(*) questo fatto è realmente accaduto, che ci crediate o no!
PERCORSI: 93 Km
TEMPO IN BICI: 7h 35min
MEDIA: 12,2 Km/h
TEMPO TOTALE: 10h 15min
MEDIA: 9,1 Km/h
Marmellata cioccolata, torta, ho un dubbio. Signor rospo, sarà mica goloso?
RispondiEliminaP.S. Mi tocca darle ragione, quella bici è stracarica!
golosissimo :D
EliminaA leggere questo post sono dimagrita di un chilo!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata!
anch'io a scriverlo :D
EliminaCarina Ponte di legno! Però io c'ho solo mangiato. Lo sport mi rifiuta.
RispondiEliminamangiare è il mio secondo sport preferito
EliminaÈ bruttissima.
EliminaMi accodo a quelle rifiutate dallo sport. Però ti ammiro, rospetto, sul serio!
RispondiEliminadenghiù
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