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se cerchi poesia sei nel posto sbagliato😁

venerdì 7 dicembre 2012

Finanza creativa

qualche volta, diciamo un paio di post all'anno mi capita di sbattere qua sopra un post altrui citando sempre doverosamente la fonte. Questa volte non la cito perchè non so da dove viene.

E' una mail che è arrivata nella posta al lavoro e dato che l'ho trovata interessante ne ho approfittato per pubblicarla col servizio "postin using email" che usavo per la prima volta.

Fatela leggere ai vostri bambini..... anche i fumetti sono carini :D anche se sono in tedesko !!


 
Lezione magistrale 
 
 
 
 
Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.



Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).




La formula "bevi ora, paga dopo" è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.



Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.




La banca di Helga, rassicurata dal giro d'affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.




Intanto l'Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un'obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.




I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall'irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.




Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c'è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.

A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.




Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.




Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l'attività: niente più prestiti alle aziende. L'attività economica locale si paralizza.




Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.

Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.




Il fornitore di vino viene invece acquisito da un'azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.




Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.




Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio
  
 


36 commenti:

  1. L'avevo già letta, qui è arricchita delle vignette, che saranno (forse) utili a chi non sa leggere; meglio, a chi non vuole leggere.
    E' paro-paro la descrizione della situazione attuale: anche adesso, qui, grazieadio le banche sono salve.
    A questo punto il mondo si può pure fermare del tutto, visto che per il 99% si sta già fermando, e le banche sopravvissute potranno giocare a calcetto su campi di ossa, imbiancate dalla propaganda che prevede prossima la ripresa.
    Le previsioni più ottimistiche parlano del 22 dicembre di quest'anno, e riguardano solo chi ci arriva a quella data.
    Gatti e rospi non contano più, anzi sono programmati per pasti succulenti, per festeggiare...
    Ciao, rospetto, per i gatti qualche ricetta l'ho saputa da Bigazzi; per i rospi nebbia assoluta. Proponi. Grazie.

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    1. le rane fritte sono deliziose.... i rospi non credo.. NON MANGIATELI!!!! XD

      possiamo cambiare le cose-..... cambiamo noi stessi!

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    2. Troppo tardi! GNAMMMMM!

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  2. senza considerare che Helga avrà scatenato lo stesso processo, perchè se non ha liquidi da parte degli ubriaconi, anche lei andrà a comprare il pane e la pasta dove possono farle credito in un circolo continuo, sbaglio?
    ora forse dirò una megacazzata ma le banche ( la banca centrale) non hanno la possibilità di creare denaro virtuale illimitato senza l'obbligo di intaccare le riserve che sicuramente hanno ? e se impedissimo alle banche di creare nuovo debito, le obbligassimo ad avere un tot di riserve e di dover chiedere allo Stato i fondi per compensare quelle riserve che utilizzerebbero per i prestiti e quindi evitare di creare altro debito "incontrollato"?
    ok sto sparlando!

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    1. purtroppo per far ciò ci vuole una banca centrale di proprietà statale.... ed essa nella maggior parte dei casi non esiste (si gente, la Banca D'Italia è una banca privata!)

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    2. lo so purtroppo :/ è questo uno dei problemi, come fa lo stato a fare una politica economica, senza avere il controllo di chi crea il denaro?
      come seminare senza semi O.o

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  3. Sarebbe stato estremamente semplice prevedere il collasso.
    Un sistema basato su un "libro dei crediti" non può funzionare perché, di fatto, si basa su aspettative. E le aspettative raramente vengono soddisfatte.
    Voglio dire, lo capisco io, che non sono un genio, come hanno fatto a non capirlo i "geni della finanza e del mercato"?
    Wordless.

    Cmq molto carino.

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    1. ma io credo che i geni dell'economia si erano accorti da tempo della probabilità di collasso del sistema.... e probabilmente loro sono lì col culo al caldo.... signore e signori, sono cazzi nostri!

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  4. Che bello!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  5. Anzi: grazie per I commenti!

    CIAO!!!

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  6. Wow, che sfondo. Vetrate gotiche, addirittura. Kermiiteleuropeo.

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  7. è una storia molto interessante.
    e spiega come mai nei bar ci sono orribili cartelli tipo:
    per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno.

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    1. davvero orribili, quasi peggio di quelli con scritto "la persona educata e civile non bestemmia"

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  8. Questa è l'ennesima dimostrazione che le crisi vengono create a tavolino. La storia che stampare più soldi crea inflazione è una balla. Il debito pubblico non esiste. Se così fosse ditemi che è il creditore.

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    1. non ho le competenze per rispondere a questa domanda... ma adesso torna berlusconi e ce lo dirà lui :D

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  9. Signor rospo, ho dato un'occhiata ad alcuni dei blog della lista accanto. So' tremendi! Non se ne salva mezzo.

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    1. sono bellissimi invece. lei dice così solo per invidia, perchè non ha il coraggio di aprire un blog tutto suo e aprirsi al mondo del webbe.
      Coraggio, che ci vuole?!?!?!?

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    2. Invidia? No, non avrei difficoltà ad ammetterlo. Per altro, ho visto blog veramente belli e quindi la mia affermazione non è campata per aria. Le dirò di più, mi sconcerta che ci sia gente che perde tempo a scrivere certa roba. Io, di sicuro, non ne perderò nel leggerla. Quanto a me, non sono solita parlare di ciò che non conosco. Ma di ciò che conosco parlo con pochissime persone. L'idea che le legga un estraneo mi fa ribrezzo. Dei "contatti", infine, non mi importa una mazza, sono troppo effimeri per i miei gusti. Se ci mette il fatto che non ho ambizioni o velleità letterarie si renderà conto che non ho alcun motivo per aprire un blog. L'invidia non c'entra.

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    3. aaaaaaahhhhhhhhhhhh.. allora sara inDivia

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  10. No, c'entrano le rape. Quelle nella sua testa!

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    1. le rape non entrano nemmeno nel mio stomaco!

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    2. Grazie della risata! Non piacciono nemmeno a me. I ravanelli sì, però.

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    3. Ma sono tutta acqua! Non digerisce l'acqua?!

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    4. i rapanelli sono come dei mattoni d'acqua!!

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