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mercoledì 26 novembre 2025

Culinaria faidame: panzerotti vegetariani

L' orto di mio padre produttivo anche in questa stagione sta regalando al sottoscritto finocchi in quantità industriale 😂, ma con i primi freddi di mangiarli crudi proprio non mi va, per cui a questa ricetta sono arrivato proprio per ricercare qualcosa di caldo, confortevole e godereccio che contenga questo benedetto ortaggio.

di seguito gli ingredienti e le istruzioni che mi serviranno per replicarli in futuro.

Per l'impasto:

350g Farina 00 e semola rimacinata

160g Acqua tiepida

6g lievito fresco

1 cucchiaino di zucchero 

13 g di olio evo

2 cucchiaini di sale


Per la farcitura:

1 bel finocchio 

1/2 cipolla piccola

16 olive nere

6 capperi

8 pomodorini secchi

Un po' di scamorza affumicata 

Sale,pepe nero,paprika dolce,cumino,origano,peperoncino

Ero tentato di fare un impasto veloce aggiungendo del lievito istantaneo o 2g di bicarbonato ma in frigo avevo un bel panetto di lievito fresco scaduto da due settimane, che faccio lo butto? ma neanche per sogno. Ho sciolto il lievito nell'acqua con aggiunta di zucchero e dopo aver aggiunto l'olio ho continuato con il mix di farine e alla fine il sale.

Ho impastato davvero il minimo indispensabile che non avevo voglia di sporcare la planetaria e poi ho fatto lievitare un'ora e mezza dentro il forno spento con la luce accesa.

Nel frattempo mi accorgo di non avere i pomodori secchi in casa per cui ho affettato 8 datterini e li ha messi nella friggitrice ad aria a 80° per circa un'ora con l'intenzione di fargli perdere un po' d'acqua. Nell'attesa mi sono fatto anche una doccia 😅

Pulito e profumato ho lavato il finocchio e l'ho stufato in una padella dove avevo fatto prima imbiondire mezza cipolla; dopo circa dieci minuti ho aggiunto le olive, i capperi e i pomodori e a fine cottura ho aggiunto le spezie.

malgrado il lievito in fin di vita l'impasto è quasi raddoppiato e l'ho diviso in quattro porzioni da 150g che ho lasciato riposare sul tavolo una ventina di minuti prima di appiattirle col mattarello e farcirle col ripieno preparato in precedenza.

Come ultimo tocco godereccio ho aggiunto della scamorza affumicata non prevista quando avevo pensato alla ricetta.

Messi sulla teglia ricoperta dalla carta, spennellati in superficie con un po' d'olio e cotti per 15 minuti a 230°C (il mio è un forno ventilato) o comunque fino a quando erano belli dorati.

 

 

La foto, malgrado sia leggermente pornografica, non rende l'idea di quanto fosse buono.

E anche gli altri tre non scherzavano, mangiati il giorno successivo dopo averli riscaldati un paio di minuti, forse ancora più buoni.

 

 

 

 

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