Sample Text

Tutta la vita passata a cercare la chiave, quando la porta è sempre stata aperta 🚪

martedì 16 settembre 2025

Esco a fare due passi: Monte Guglielmo da Passabocche

Dopo il covid abbiamo ripreso ad andare in giro per monti e valli solo nel 2024 (qui il giro al Maniva) per cui tra gli anni che passano e la scarsa attività l'allenamento scarseggia, e scarseggia anche un po' la confidenza con la montagna e forse per questo che quest'anno abbiamo ricominciato le escursioni con la salita al monte Guglielmo già affrontata in passato.

La salita al Gòlèm (in bresciano 😆) è affrontabile da vari versanti e dato che ci siamo già stati un paio di volte (Qui e QUI) ho scelto una terza variante partendo dal passo di Passabocche già a 1200 m sldm per cui buona parte del dislivello lo abbiamo fatto in automobile (*)

Lasciata l'utilitaria al parcheggio siamo saliti su bella strada carrabile nel bosco e su sentiero (CAI n. 201) fino agli oltre 1500 m dove c'è il rifugio Medelet (visitato QUI) e dove abbiamo fatto una piccola colazione.

come sempre da qui in poi poche parole e qualche foto ricordo...

venerdì 12 settembre 2025

Esco a fare un giro in bici: una bagno a Portese (Salò)

Qui un breve riassunto di uno dei pochi giri lunghi fatti quest'anno.

Negli ultimi due anni fare più di cento chilometri era diventata un'impresa dato che il tempo libero che mi dedico l'ho sempre impegnato per fare altro e comunque, andando anche piuttosto piano, fare tanta strada richiede davero tanto tempo per cui approfitto delle ferie arretrate da smaltire per fare questo giro il 23 giugno di quest'anno.

Non è una novità per me questo itinerario, forse ne ho già scritto da qualche altra parte e l'arrivo a Salò è piuttosto agevole pedalando prima tra strade secondarie della bassa bresciana fino al parco delle cave a sud di Brescia per poi prendere a Mazzano la ciclabile Gavardina fino a Villanuova sul Clisi e da qui l'itinerario per Salò dove ho fatto una prima pausa per rifocillarmi.



bicigrill sulla gavardina

L'unica nota da segnalare è forse la discesa folle che da Roè Volciano raggiunge Salò che parte asfaltata con pendenza a doppia cifra e che improvvisamente diventa gravel  facendoti rischiare parecchio se non la si affronta con la dovuta cautela (e non mi pare di aver visto cartelli che segnalassero il pericolo).

Non avevo l'esigenza di visitare Salò, ci sono stato tante volte, però avevo con me il costume da bagno e il caldo di questo inizio estate ha richiesto un tuffo nel Garda.

Dopo un giro esplorativo lungo la costa pedalando verso sud sono arrivato al porto di Portese dove non ero mai stato e dove c'è una bella spiaggetta, con servizi e docce, e anche una panchina libera all'ombra con vista lago dove ho consumato un pasto frugale dopo un bagno ristoratore.

Il Porto di Portese - Unusual Garda
fonte : Unusual Garda


Onestamente sarei stato lì tutto il giorno, ma bisognava tornare e l'uscita da Portese fino a raggiungere la strada principale è una salita breve ma parecchio impegnativa.

In realtà tutte le spiaggie di questa zona di lago fino a Desenzano si raggiungono sempre con entusiasmanti discese ma bisogna sempre mettere in conto che poi andranno risalite (ma chi va in bici lo sa che deve soffrire 😅)

Il caldo atroce del primo pomeriggio mi ha fatto propendere per un itinerario di ritorno verso casa più diretto senza divagare troppo tra itinerari ciclabili conosciuti (tipo la ciclabile della Valtenesi) ma quando faccio queste scelte me ne pento sempre amaramente, dimentico del fatto che sono l'unico in ferie, il resto del mondo se ne va in giro per lavoro e il traffico è piuttosto intenso (e insopportabile).
Mollo la provinciale per ritrovare un po' di campagna e di silenzio tra Lonato e Montichiari dove una buona granita in piazza mi ha regalato un po' di sollievo prima dell'ultima ora fino a casa.




lunedì 8 settembre 2025

Culinaria faidame: Babaganoush

Rispolvero oggi il vecchio toshiba di papà appesantito dagli anni e da windows usando una distro Linux MX in live e ricomincio da qui a postare sul blog riprendendo da una bozza una ricetta del medio oriente che ho provato un paio di mesi fa quando l'orto dei miei ha iniziato a donarci le prime melanzane. Questo ortaggio a dire il vero non è che sia tra i miei preferiti ma cerco sempre modi diversi per riuscire a mangiarlo anche con gusto (che non sia la parmigiana di mamma, ovviamente)

La ricetta originale l'ho presa QUI e come sempre l'ho adattata a quello che avevo in casa (perchè sono un cialtrone "anche" in cucina). Sul sito troverete foto e suggerimenti migliori dei miei :-)

ingredienti:

800 g melanzane (2 o 3)

1 spicchio d'aglio

50 g salsa tahina (ormai si trova ovunque)

6 foglie di menta

succo di mezzo limone (purtroppo non ho un limone VERO in casa)

paprica affumicata (mezzo cucchiaino), sale e pepe, olio evo

semi di sesamo e prezzemolo per guarnire

 

a differenza dei siti seri non troverete  il procedimento passo passo con foto ecc perchè ho anche dimenticato di fare delle foto (anche come blogger ....blogger ?!?!? sono un cialtrone :-D)

comunque le melanzate vanno tagliate a metà e messe su una teglia con carta da forno e cotte in forno per circa un'ora a 200 gradi (l'ideale sarebbe averle "affumicate" ma qui si fa quel che si può).

dopo la cottura ho raschiato la polpa con un cucchiaio in un colino e ho lasciato riposare/"drenare il liquido in eccesso" per circa trenta minuti e poi ho trasferito quanto ottenuto in una ciotola schiacciando il tutto con una forchetta, dopo di che ho aggiunto l'aglio e la menta che avevo tritato in un frullatore, la salsa tahina, il succo di limone, la paprika (purtroppo dolce, ma vabbè) il sale, il pepe e un giro d'olio.

La salsa ha poi riposato in frigo qualche ora prima di essere divorata a pranzo con la pita comprata al supermercato (la so fare ma a luglio lavoro troppo e non ho mai molta voglia di fare altro).

Qui sotto il risultato finale che sarebbe stato anche più carino con una spolverata di prezzemolo che ovviamente non avevo in casa. La foto indegna non rende giustizia a ciò che giustamente (a mio parere) viene chiamato caviale di melanzane.
Buon appetito