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se cerchi poesia sei nel posto sbagliato😁

domenica 28 agosto 2016

vacanze greche: una settimana o poco più sull'isola di Zante

anche quest'anno in Grecia. La scelta è caduta su Zante come sempre per il
semplice motivo che c'è un comodo aereo che da Bergamo mi porterà direttamente sull'isola che diede i natali a Ugo Foscolo.

Zante o Zakynthos come la chiamano da queste parti è piuttosto famosa ma io conosco poco o nulla. Infatti prenoto per dormire nell'unica cittadina sconsigliata da tutti quelli che hanno avuto voglia di scrivere qualcosa sulle loro vacanze in rete: Laganas.
I commenti che ho letto prima di partire sono davvero terribili e parto con un po' di ansia tanto da redigere un breve testamento che è tuttora nascosto dietro la cassetta dello sciacquone del cesso al pianterreno. Alla fine sono tornato sano e salvo... e pure rilassato, magari due righe sulla ridente cittadina invasa da adolescenti inglesi semi alcolizzati scriverò due righe a parte.

Quest'anno siamo volati in Grecia con Bluexpress panorama, la low cost italiana che se vai a vedere le recensioni in rete ti vengono i brividi, manco si prendesse un Antonov pilotato da Icaro in persona. Per la tratta BGY-ZTH mi pare invece tutto perfetto, posso solo parlarne bene. Anche del tassista che ci ha portato con calma olimpica a destinazione posso parlar bene, finalmente un tassista greco che non ha ambizioni da pilota di formula 1 :D

E' già pomeriggio inoltrato quando siamo atterrati e dopo aver messo i bagagli allo Tzanetos Studios abbiamo percorso i 200 metri che ci separavano dal mare per il primo tuffo delle agognate vacanze. Non ci fermiamo però nella zona centrale, piuttosto affollata con locali e taverne a ridosso della spiaggia ma camminiamo una decina di minuti fino a dove inizia la spiaggia libera e cominciano a vedersi anche i primi "castelletti di legno" messi dai volontari del parco marino di Zakynthos che mettono al riparo le uova deposte dalle tartarughe marine.Infatti tutta la zona sud dell'isola è un parco protetto famoso per la presenza della tartaruga "caretta caretta" che depone le uova sulle spiagge della zona. La zona delle uova è delimitata e vietata all'utilizzo umano. Ad onor del vero ci sono solo dei cartelli qui (siamo al confine tra Laganas e Kalamaki) ma i bagnanti sembrano molto rispettosi del divieto e non ho visto nessuno avvicinarsi alla zona. Per gli umani restano i 4-5 metri di fronte al bagnasciuga ma bastano e avanzano. Qui l'acqua è calda, trasparente e il fondale sabbioso digrada dolcemente per molti metri dalla riva, il mare ideale per chi avesse dei bambini.
(fonte:web)


La sera facciamo le spese e ceniamo in camera grazie al solito angolo cottura che
c'è in ogni stanza e facciamo un primo assaggio della movida di Laganas prima di andare a nanna.


Il giorno dopo trovo un bel 125cc da uno dei tanti noleggiatori di moto e quad della zona per 20 euro al giorno. sarà il nostro mezzo di trasporto e ci permetterà di visitare l'isola in lungo e in largo per il resto della settimana. Si vedono in giro un sacco di persone col quad che mi fa tanto da tamarro ma dopo una settimana credo di avere un buon motivo per aver cambiato idea e aver invidiato a volte i possessori di questo mezzo di locomozione: il vento, che a Zante non manca mai e qualche volta non è stato semplice guidare lo scooter. Per contro, non ho mai avuto problemi di parcheggio e quando potevo ho pure sorpassato :D !!

Mi pare di aver scritto troppo e fotografato poco in questa introduzione..... rimedierò in seguito (siete avvisati)


ce ne andiamo da Laganas il primo giorno diretti nella zona sud occidentale verso Limni Keri dove per raggiungere Keri beach si attraversa una zona con magnifici uliveti secolari. Ne troveremo molti altri su tutta l'isola. La zona è attrezzata ma noi scegliamo di dirigerci a sinistra del porto su una strada in salita e seguendo un sentierino verso il mare ci fermiamo un paio d'ore su una spiaggetta isolata di sassi bianchi



per fortuna vostra mentre inizio a fare le prime fotografie cado nell'acqua con tutto il telefono e le foto del primo giorno si fermano qui !
dopo la pausa ristoratrice e le operazioni di salvataggio del cellulare che è stato smontato e accudito con amore fino a quando ha ricominciato a funzionare qualche ora più tardi abbiamo abbandonato la costa e ci siamo diretti verso nord, prima al faro di Keri dove la sera i turisti vengono attirati dal tramonto poi nella zona interna montagnosa. Andiamo nel primo pomeriggio al punto panoramico da cui si vede la spiaggia del Navagio sulla costa nord occidentale e più tardi, dopo aver sbagliato strada ci ritroviamo dalla parte opposta sulla costa orientale. Ne approfittiamo per fare un'altra pausa sulla bella spiaggia di Makris Gialos.
makris gialos (fonte: web)
Dopo un giorno ho già fatto quasi tutto il giro dell'isola, scoprendo che è tutta a curve e in saliscendi.

Ag. Nicholas beach (sullo sfondo la chiesetta dedicata al santo :D)
Il secondo giorno esploriamo la costa sud orientale, passiamo da belle località come Argassi, Vassilikos, Agios Nicholas beach, Porto Roma evitando di fermarci a banana beach, una delle spiagge più frequentate dai giovani e amanti degli sport acquatici per finire a Gerakas altra spiaggia protetta. L'accesso è consentito dalle 7 alle 19 e all'ingresso un volontario spiega come ci si deve comportare e ci consegna un volantino con tutte le istruzioni. In giro ce ne sono altri che sorvegliano la zona delle uova... e i bagnanti. Ci sono si e no una decina di ombrelloni e sono già tutti occupati ma la spiaggia è talmente lunga che non fatichiamo a trovare un posto per i nostri asciugamani. Si sta davvero bene e l'acqua è splendida. La parete di alla fine della spiaggia è fatta di argilla, quella che la gggente usa per spalmarsi e farsi diventare la pelle bella. C'è un cartello che invita i turisti a non prelevarla e anche questo invito è rispettato dai più, altrimenti mancherebbe già mezza montagna all'appello.

Verso le due però inizia a fare davvero troppo caldo e l'ombra è ridotta a pochi centimetri (è vietato piantare anche i propri ombrelloni per non disturbare il cammino delle tartarughine verso il mare) per cui prendiamo armi e bagagli e lasciamo la spiaggia in cerca di un po' di refrigerio che troviamo nel giardino di un piccolo snack bar.
Gerakas



qui non sono ancora abbronzato :P
Sula strada del ritorno ci fermiamo a Dafni beach, altra bella spiaggia con un paio di taverne e un bar che offrono lettini e ombrellone ai propri clienti, sempre con la zona riservata alla riproduzione delle tartarughe. Detta così sembra essere stata una passeggiata di salute, ma per raggiungere questa zona bisogna fare una mezza Parigi-Dakar: bisogna superare una collina e se da un lato la strada asfaltata si inerpica tra i soliti ulivi maestosi, dall'altro la strada diventa sterrata con ampi tratti di sabbia e scende verso il mare con pendenze "eccitanti", tornanti e guard rail assenti. Piuttosto rischioso andare a farsi il bagno da queste parti se si usano le due ruote e per sicurezza lascio scendere la moglie a piedi :D
verso Dafni beach

tornanti sterrati, ma forse è meglio dire "sabbiati"


dafni beach
Il giorno dopo si va in direzione nord per fare l'escursione alle Blue Caves. Passiamo prima a dare uno sguardo a Zakynthos town e al suo bel porto, Proseguiamo fermandoci per dare un'occhiata alle spiaggette di Alikanas e Alikes (lunghe ma molto strette, di ciottoli, tipo lago di Garda), a Micro Nisi dove c'è un'isoletta disabitata raggiungibile a nuoto e un piccolo porticciolo e ci fermiamo a Ag. Nikolaos per prendere la barca che con altri turisti ci porterà alle grotte scavate dal mare nella scogliera. L'escursione prevede la navigazione lungo la costa e l'entrata in barca in alcune grotte per ammirare gli spettacolari riflessi blu creati dalla luce del sole a contatto con l'acqua e la roccia. Al ritorno c'è stata anche una sosta in una piccola baia isolata per fare il bagno nella solita splendida acqua e per quelli attrezzati di maschera e boccaglio per fare un po' di snorkeling.



navigando lungo la costa ho notato delle persone che si tuffavano da un trampolino costruito sulla scogliera. dopo aver pranzato in un ristorantino direttamente sul mare al porto di ag. Nikolaos riprendiamo lo scooter e cerchiamo quel posto. Si trova a Cape Skinari, il punto più a nord dell'isola. C'è il faro, il mulino a vento, una bella taverna e sotto una scalinata che scende sulla scogliera fino al mare. Ci sono terrazze dove prendere il sole o l'ombra :) e c'è il trampolino da dove si tuffavano i ragazzi stamattina. Per me, coraggiosissimo, è troppo alto e mi accontento di tuffarmi dallo scoglio a mezzo metro dal mare. Pur non essendoci nemmeno un granello di sabbia è uno dei posti in cui si può stare bene e in tranquillità. Anche il mare, subito profondissimo. è molto bello.

Quello che ci ammazzerà è risalire la scalinata per riprendere il motorino, un po' di fiatone per me, mezzo infarto per la mia dolce metà, ma a fine giornata abbiamo riportato le ossa a Laganas :)))
fonte web (oggi il cellulare è a riposo)

fonte web (idem come sopra)

fonte web (idem come sopra... sopra)

Altro giorno, altra escursione. Stavolta la meta è Marathonisi l'isola dalla vaga forma di tartaruga dove le "caretta caretta" vanno a deporre le uova. Ci dirigiamo a Limni Keri con l'idea di trovare un "taxi boat" che ci porti sull'isola il mattino e ci venga a riprendere il pomeriggio ma troviamo solo organizzatori di escursioni con Turtle spotting (si vanno a vedere le tartarughe che nuotano), fermata di un'ora sull'isola e ritorno al porto. Contrattiamo un po' e alla fine convinciamo Magda (che ha il banchetto proprio sul molo) a farci stare sull'isola di più e a riprenderci più tardi con un'altra barca. Riusciamo anche a vedere una tartaruga che nuota tranquilla proprio nel porto di Keri.

keri beach


qui sotto c'era la tartaruga giurooooooo !!!

marathonisi





quest'anno "selfie con coniglio sullo sfondo"




primi livelli di ustione :D
La spiaggia sull'isola e il mare sono splendidi. Ci sono però un sacco di imbarcazioni che portano gitanti, li scaricano un'ora, li aspettano e poi se ne vanno. E' un bel via vai che si calma solo tra le 12 e le 13. L'ombra è davvero poca e stiamo parecchio in acqua per far sbollire la pelle (anche qui gli ombrelloni sono vietati). Ci sono anche un paio di imbarcazioni fisse che vendono panini e gelati. Vado a prendere un caffè solo per scroccare un po' di ombra. Alla fine credo che una giornata intera sull'isola sia davvero sconsigliabile a meno che non siate delle lucertole, nel qual caso ve la consiglio vivamente. Quando la barca ci viene a riprendere saliamo subito anche se dobbiamo aspettare l'ora di bagno e sole dovuta agli altri escursionisti giunti con essa e ci rilassiamo facendoci cullare dalla risacca.

Prima di tornare ai nostri alloggi saliamo sulla collina di Keri per ammirare il tramonto sgranocchiando patatine dal sapore osceno (agli inglesi, che sono la maggior parte dei turisti a Zante piacciono però).




patatine al gusto "vinegar" (aceto) mapppercortesiaaa!
Il giorno successivo lo dedichiamo al riposo assoluto che non siamo abituati a questo girovagare in lungo e in largo. Ci dirigiamo a una decina di chilometri a nord di Zante town a Tsilivi, che ha una bella spiaggia con tutto quello che serve a noi fannulloni. Al SEAcret beach bar troviamo quello che fa al caso nostro, ombrellone e lettini comodi, wifi gratuito e la buona cucina per il pasto di mezzodì. Il posto è affollato ma non ce ne accorgiamo, tutta gente tranquilla, riesco anche a dormicchiare un paio d'ore.

e beccatevi la foto dei piedi (un classico) !!!

voglia di lavorare ??????

Il giorno successivo pedaliamo scooteriamo  ancora verso nord fino a Xigia dove c'è una piccola spiaggetta in un'incantevole insenatura nota da queste parti per l'acqua del mare che sa di zolfo. Da quel che ho saputo la spiaggia è molto piccola e gli ombrelloni pochi per cui ci attrezziamo per partire più presto del solito.
L'ingresso alla spiaggia è dal parcheggio della taverna scendendo una scalinata fino al mare. Siamo tra i primi e mi accaparro il primo ombrellone che mi capita non calcolando che resterò in ombra per tutta la mattinata godendomi l'aria fresca del mare fin dopo mezzogiorno.


all'ombra fino alle 12.30... godo !!
L'odore di zolfo si sente già dalla strada ma non è poi così fastidioso (molto più odorose per esempio alcune zone di Sirmione :D). La spiaggia è di sassolini bianchi non troppo confortevoli per camminarci a piedi nudi. L'acqua è sempre azzurrissima ma, forse per la presenza dello zolfo, meno trasparente del solito. Ci sono parecchi pesci però e se resti troppo fermo con le gambe a mollo vengono a "mordicchiarti"... e quelli un po' più grandi riescono a farsi notare!




vicino alla scogliera c'è una specie di idromassaggio naturale

Altra curiosità, colui che si occupa della spiaggia collegandosi via radio con la taverna sopra la scogliera trasmette le ordinazioni dei turisti e le vivande giungono alla spiaggetta su un cestino  trainato da una carrucola, tutto molto efficiente.

Che altro dire? un posto molto bello ma piuttosto affollato, infatti arriva gente in continuazione anche per farsi solo un bagno e li posso capire, io per un paio di giorni mi sentivo la pelle liscia come quella di un bambino :D


Concludiamo il ferragosto greco in bellezza passeggiando nella bella piazza di Zakynthos town e nelle affollate vie del centro.

Il penultimo giorno di vacanza dedichiamo la mattinata a visitare la spiaggia che da Laganas prosegue verso ovest fino a porto Koukla. A Ag. Sotis c'è la piccola Cameo Island, isolotto staccatosi da Zante durante il terremoto del 1953 e ora collegato alla terraferma da una passerella di legno. L'ingresso è a pagamento (5€) e comprende una consumazione, ma noi decidiamo di non fermarci dato che pare già molto affollata.





porto Vromi
Il pomeriggio invece facciamo l'escursione alla famosissima spiaggia del Navagio.

Potremmo partire direttamente in nave da Laganas, ma decidiamo di andare in scooter fino a porto Vromi, un porticciolo in un bellissimo fiordo da dove è possibile partire ogni mezz'ora per vedere una di quelle che è considerata tra le 10 spiaggie più belle del mondo.
porto Vromi

blu? azzurro? turchese?
Il posto è bellissimo, la spiaggia è di minuscoli sassolini bianchi, l'acqua ha un colore indescrivibile.

 Essendo raggiungibile solo via mare anche qui c'è un viavai di imbarcazioni che scaricano i bagnanti, parcheggiano per un'ora o poco più e poi li riportano da dove son venuti.  Non è raro spostarsi mentre siamo in acqua e far passare una nave col suo carico di escursionisti.


livello abbronzatura: vu cumprà
la sposto io sta bagnarola !!
 Dopo un'ora ripartiamo anche noi e terminiamo l'escursione visitando altre grotte lungo la costa e facendo il bagno in un altro bel posto dove con la maschera prestatami da un "collega" norvegese faccio la mia prima esperienza di snorkeling.




 Dopo la merenda a porto Vromi andiamo verso nord sul promontorio da dove è possibile ammirare la spiaggia dall'alto. C'è un balconcino costruito ad hoc a picco sul mare per vederla oppure per i meno temerari si può seguire un sentiero e sporgersi sullo strapiombo. All'ora delle nostre foto la spiaggia era già magnificamente deserta!!


Sulla via del ritorno decido di fermarmi in un posto lontano dal turismo di massa, magari in un posto frequentato solo da greci. A pochi chilometri da Zakynthos town trovo una "souvlakeria" dove sulle insegne e sul menu ci sono solo scritte in greco. Ci intendiamo a stento col cameriere ma alla fine ci mangiamo un ottimo gyros.

L'ultimo giorno, dopo aver girato l'isola in lungo e in largo per almeno tre volte ci dirigiamo sulla costa occidentale che i giorni scorsi abbiamo tralasciato di visitare anche per l'assenza di spiagge degne di questo nome. Questo tratto di costa infatti è tutto roccioso ma propone luoghi davvero incantevoli.

Da Laganas saliamo per Lithakia, Kilomeno e Agios Leon, bei paesi lontano dal mare dove non è raro trovare per strada bancarelle di venditori di prodotti locali, dall'olio di Zante (molto buono), al miele, ai tappeti. Da Agios Leon si scende al mare fino a porto Limnionas dove c'è una taverna che ha attrezzato un lato del fiordo con ombrelloni e lettini su dei terrazzamenti e con una scalinata breve si raggiungono gli scogli sul mare. Il posto è molto bello (pare siano tutti italiani qui :D) e meriterebbe di passarci almeno mezza giornata. Da quello che capisco però qui l'acqua è freddina per cui ci fermiamo solo per un caffè e qualche foto ricordo.



Seguendo la strada costiera verso sud raggiungiamo brevemente porto Roxa. Qui ci sono 3-4 taverne e spiagge attrezzate direttamente sugli scogli. Secondo me è un bel posto per rilassarsi ...non c'è quasi nessuno... ma poco agevole per fare un bagno se non si è muniti di apposite scarpette. Poco più in la però nei pressi dell'ultima taverna c'è il fiordo che fa da piccolo porticciolo ed è più semplice accedere al mare. C'è anche un trampolino da 3-4 metri, molto più basso di quello a Skinari e dopo qualche titubanza mi butto anche qui (suvvia si buttavano anche dei bambinetti!!).

porto Roxa.... paesaggio lunare



ops... il dito

porto Roxa
Dopo esserci asciugati e aver deciso che non avevamo ancora fame andiamo alla ricerca di Plakaki beach, Ritorniamo sui monti e dal paese di Agalas seguo la strada che mi porta al mare, o almeno da dove si vede il mare dato che sarà almeno 100 metri più in basso. La strada finisce e dopo un sentiero tra gli arbusti raggiungiamo la ripida scalinata scavata nella roccia di cui avevo letto in rete e con non poca fatica (eravamo in infradito) raggiungiamo un'enorme scoglio piatto che da sul mare.





 Scambio due parole con dei ragazzi veneti che se ne vanno scoraggiati perchè c'è solo roccia e fare il bagno è impensabile. Loro se ne sono andati, noi invece abbiamo passeggiato un po' e scavalcando qualche pietrone senza problemi abbiamo raggiunto il punto dove si poteva raggiungere una piccola caletta con mare calmo e con la possibilità di farsi un bagno in tutta tranquillità.
il più bel posto dove ho fatto il bagno a Zante



Peccato che non ci fosse nemmeno un filo d'ombra (e per piantare un ombrellone qui ci servirebbe un trapano a percussione) ma io ritornerei a Zante solo per farmi il bagno qui.

La risalita, come in altre occasioni, è stata molto più difficoltosa della discesa e questa bella scarpinata ci obbliga a fermarci a Agalas sulla strada del ritorno per reidratarci come si deve.

Prima di riportare lo scooter al suo legittimo proprietario ci fermiamo a Kalamaki e ci facciamo l'ultimo bagno di questa breve ma intensa vacanza. Anche qui nidi di tartaruga, ma anche stavolta non abbiamo avuto la fortuna di assistere ad una nascita.

Vorrà dire che prima o poi ci dovremo ritornare.

8 commenti:

  1. quindi hai prenotato delle vacanze a minchia e ti sei divertito un botto...

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  2. ohhh che post lungo e bello, bellissime foto, mannaggia per le tartarughe dovvi venire da me si sta completando in questi giorni la schiusa di una covata di careta careta stupende!

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  3. anche io quest'anno ho optato per le coste greche e quelle croate... è una zona semplicemente spettacolare

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  4. ineffetti, dove avrà visto Silvana questa dentatura perfetta? hai sempre la bocca chiusa...solo in una si intravedono un po', mah! forse è un invito a sorridere di più, perché sei diventato troppo serioso :)

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    1. se qualcuno ti idealizza pure i denti che hai in bocca forse qualche problemino ce l'avrà :D

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