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se cerchi poesia sei nel posto sbagliato😁

domenica 30 settembre 2012

0 - Il Po dalla sorgente al delta

Giorno 0: la salita al Pian del Re (69 km)

sul regionale delle 5:54 x Brescia
Per certi viaggi in bici ci vuole il giorno "zero", ovvero quello che serve per trasferirsi da casa al luogo dove si parte.


 

Nel mio caso l'arrivo previsto a Brescia è alle 6:21 per saltare al volo sul regionale (*) per Milano centrale delle 6:27. Le stesse FFSS (io le chiamo ancora così) sconsigliano tempi così ristretti per le coincidenze e infatti perdo il treno. Ce n'è un altro dopo 25 minuti, un treno per pendolari senza posto per le bici, ma il capotreno mi fa salire ugualmente in coda al treno dove pur impegnandomi riesco a disturbare un po' tutti. Arrivato a Milano in leggero ritardo (8:05) prendo il regionale delle 8:15 per Torino al volo: c'è la zona riservata alle biciclette, ma il capotreno mi fa salire sulla prima carrozza disponibile per affrettare la partenza che è nella zona dei bagni di prima classe. C'è spazio per la bici ma io devo restare lì per far sì che non cada (non posso legarla da nessuna parte e non potrei comunque accomodarmi in prima). Mi siedo un po' per terra e quando voglio andare in bagno non devo fare la fila XD. A Torino arrivo in perfetto orario (10:10) e alle 10:30 mi aspetta il regionale per Cuneo che mi farà scendere a Savigliano. Anche qui non c'è vagone per le biciclette ma vengo fatto accomodare in una delle zone d'entrata-uscita dei passeggeri. Scendo a Savigliano alle 11:22 rispettando comunque la tabella di marcia che mi ero prefissato.

Bene, ma non è finita qui. Savigliano si trova a 56 km di distanza dal luogo dove dovrà iniziare il mio viaggio e dovrò coprire questa distanza tutta in bicicletta. In meno di un'ora arrivo a Saluzzo, altro bel centro del cuneese (bello il centro storico), sono meno di venti chilometri, tutti pianeggianti.
Cerco un parco con panchine per mangiare i panini che mi sono portato da casa conscio del fatto che l'impegno più duro deve ancora arrivare: questa cittadina si trova a 395 m s.l.m. mentre il Pian del Re, dove nasce il Po, si trova a 2020 m s.l.m. dopo 30 chilometri di salita !!!
Prima però provo a cercare un posto per la notte. C'è un rifugio al punto dove devo arrivare ma nessuno risponde ai numeri di telefono che ho preso da internet; provo con altri e alla fine prenoto in un bed  breakfast poco sopra Crissolo a qualche chilometro dal Pian del Re.

E inizio a pedalare in Valle Po. Fino a Calcinere, frazione di Paesana a 721 m s.l.m. pedalo con Giuseppe, un vecchio ciclista che spinge sempre un rapporto durissimo, ma mi sta dietro senza problemi. Ci fermiamo poco prima della frazione dove lui andrà a trovare un amico. Mi parla della salita che dovrò affrontare e di altri bei posti e ci fermiamo qualche minuto in un'area pic nic a riposare e a riempire le borracce. In cima intanto ci sono nuvole basse; secondo lui non pioverà ma forse mi bagnerò lo stesso!


la centrale idroelettrica dopo Calcinere
salendo si vedono torrenti impetuosi... sarà il Po o un affluente ??
Giungo a Crissolo a 1333 m s.l.m. dopo uno strappo davvero duro di un chilometro prima del paese. Il fiume è sempre alla mia sinistra. Dopo altri 2 km di salita raggiungo la frazione Borgo a 1560 m s.l.m. e mi fermo dieci minuti al B&B la Tana del Ghiro dove passerò la notte. Il paese è piccolissimo ed ha 3 abitanti residenti. Ne approfitto per scaricare le borse dalla bici per salire in cima più leggero e per prendere accordi per con Luciano, il gestore, per farmi accompagnare a Crissolo per la cena.
il paesaggio cambia, spariscono i boschi e restano le pietre
Piano piano salgo, sulla strada che attraversa boschi di conifere, prati e pascoli fino alle pietraie vicino alla cima. C'è una nebbia molto bassa e comincia a fare un po' freddo. In cima la visibilità è forse a dieci, quindici metri. Non vedo il rifugio, non vedo indicazioni per la sorgente, sento dei campanacci ma non vedo le mucche. Dalla nebbia però spunta Bernadette, francesina che vive vicino a Marsiglia che pur non capendo nulla del mio italiano (io poi di francese non capisco nulla) mi accompagna dove devo arrivare per la foto che mi immortala alla partenza del mio viaggio.

ci sono arrivato pedalando.. 2020 mt s.l.m.

il punto dove "si dice" nasca il fiume Po
brrrr..... in discesa!!!
Mi accompagna anche al rifugio dove ci salutiamo e dove io prendo qualcosa di caldo. Si, il rifugio è aperto e avrei potuto dormirvi per partire poi il giorno dopo ma per un qualche disguido nessuno ha risposto al telefono quando chiamavo. Peccato, anche se non c'è il riscaldamento, il posto è accogliente e gli ospiti che incontro al bar sembrano simpatici. Il mio viaggio in effetti comincia adesso, faccio i primi chilometri di discesa verso il mare e mi fermerò a Borgo per la notte (**), dove partirò l'indomani all'alba.



NOTE:

(*) Per chi non lo sapesse solo su alcuni treni regionali si possono portare le biciclette senza smontarle (pagando un supplemento di 3,5€), anche se questi treni non hanno il vagone adibito al trasporto e comunque il tutto è sempre soggetto a una decisione del capotreno. Su altri treni più moderni tipo Frecce o Pendolini la bici va smontata e messa in una sacca o involucro per equipararla ad un bagaglio a mano.

(**) Carina la stanza con una bella e confortevole stufa a pellets; cena in una pizzeria di Crissolo dove mangio pasta, carne e polenta in un locale e un paese tutto sommato deserto, già in bassa stagione.

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